Le Sardine ridotte a corrente del Pd
E le cene con Zingaretti
Gli incontri prima e dopo le elezioni in Emilia Romagna: il mediatore è l’ex Sel Marco Furfaro. E mentre i pesciolini si domandano cosa fare da grandi, per Marco Revelli “il loro ciclo è finito: letale anche il distanziamento”
Ametà gennaio, prima delle elezioni in Emilia- Romagna, il leader del Pd Nicola Zingaretti invitò a cena in casa sua Mattia Santori, Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni, Lorenzo Donnoli e Roberto Mo
r o tt i . Una spaghettata informale con le Sardine, giovani trentenni dalla faccia pulita capaci di riempire con il passaparola tutte le piazze della Regione contro l’avanzata della Lega.
Per Matt e o
Salvini , vero competitor di quella tornata elettorale, diventano un incubo, per il Partito democratico e Stefano
Bonaccini una botta di fortuna insperata. “Un rapporto a distanza così positivo o una convergenza così complessa può funzionare solo se c’è un ufficiale di collegamento che fa bene il suo mestiere, l’ho trovato in un ragazzo in gamba che ha tenuto i rapporti con Mattia Santori da un lato, col mio staff dall’altro” ha rivelato lo stesso governatore nel suo libro La destra si può
battere . IL RUOLO DI FURFARO, EMISSARIO DELLA BOLDRINI
Dietro l’incontro tra le Sardine e Zingaretti non c’è però un uomo storico del Pd ma Marco Furfaro, vendoliano convinto, candidato con L’altra Europa con Tsipras, oggi coordinatore nazionale di Futura – l’associazione di sinistra di cui Laura
Boldrini è presidente e in cui hanno militato diverse Sardine come Donnoli o Maurizio
Tarantino – e responsabile della comunicazione del Pd. Complice l’ex Sel i pesciolini avrebbero incontrato (almeno) un’altra volta il segretario dem, sicuramente dopo la vittoria di Bonaccini. Nessun accordo o promesse, ancora molto lontani i due mondi. Troppo soprattutto per una parte delle Sardine che avrebbe preferito discutere dopo lo smantellamento dei decreti sicurezza firmati da Salvini. Se in diverse regioni e città che andranno al voto i referenti locali hanno provato a lavorare per trovare un accordo tra grillini e dem per sostenere singoli candidati validi, a Roma le cene si interrompono, complice anche il Coronavirus, e le diverse correnti ittiche si dividono in branchi. IL SONDAGGIO INTERNO PER 400 ATTIVISTI
A fine aprile il Pd ritorna alla carica e in occasione del lancio della piattaforma web
ImmaginaZingaretti piazza in apertura un intervento delle Sardine. La scelta scontenta molti ma il colpo di grazia agli equilibri interni è una nomina nel coordinamento stesso di Immagi
na : Simona Giunta, scienziata che vive a New York e prima sardina atlantica. La stessa che organizzò la pizza contro il razzismo.
Furfaro ride dietro le quinte mentre le Sardine iniziano a domandarsi seriamente cosa fare da grandi. Internamente viene lanciato un sondaggio, con diverse quesiti e opzioni di risposta, per testare il sentiment: sulla base dei risultati e delle parole chiave emerse verrà stilato il nuovo manifesto. Su circa 400 attivisti più del 45% ritiene che le Sardine siano nate per “rispondere al vuoto di rappresentanza a sinistra e risvegliare la società civile” mentre solo il 15% ha scelto “combattere le fake news, la disinformazione e il linguaggio d’odio nel web”. La necessità di trasformare l’esperienza ittica in un futuro politico viene ribadito dagli stessi intervistati alla domanda “dove dovrebbero posizionarsi all’interno del dibattito politico”. Il 38,1% è convinto che serva “un’azione di politica attiva, tesa a sviluppare processi di convergenza e rinnovamento del panorama politico esistente” mentre il 30,3% vorrebbe un “movimento associativo di influenza e pressione mediatica in sostegno ai processi di cittadinanza att i va ”. Un altro 23,5% sogna “la creazione di un soggetto politico autonomo”.
CAMPAGNA FELSINEA: LEPORE ASPIRANTE SINDACO
Risultati che confermano le diverse correnti del movimento. Nessuna delle Sardine ha voluto commentare il sondaggio, né la lettera pubblicata su Facebook dal fondatore Mattia Santori: “So di essere in minoranza. So che molti di voi non si sentono a proprio agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine, avete idee molto strutturate, sapete un sacco di cose. Vi invidio per questo”. Il riferimento è al fla
sh mob bolognese dello scorso 16 maggio. La celebre piazza Maggiore di Bologna, teatro del primo grande evento ittico, si è riempita di fiori e piante in vendita: gran parte del ricavato è stata data al Comune che lo raddoppierà e userà quei fondi per iniziative teatrali nei quartieri per l'estate in città. Un riferimento molto local per un leader nazionale come Santori che ha acuito il gossip cittadino che lo vedrebbe corteggiatissimo da Matteo Lepore, attuale assessore bolognese alla Cultura e aspirante sindaco.
Ci saluteremo per una legittima pausa di riflessione e di riposo Non è la fine Mattia Santori
Pronto, pur di vincere, anche a offrirgli un assessorato, magari allo Sport.
In questi mesi, Lepore ha iniziato a organizzarsi, facendo diverse riunioni con il suo staff nonostante non ci sia ancora una data certa per le prossime Comunali. Forse troppo prematuro, soprattutto per un partito diviso e sempre più orientato a organizzare delle primarie, Covid-19 permettendo, magari con la partecipazione di personalità nazionali come G i an l uc a
Galle tti, ex ministro bolognese all’Ambiente, fortemente sponsorizzato da Pier Ferdinando Casini.
Non ha gradito l’attua le primo cittadino Vi r g in i o
Merola , che su Facebook ha voluto precisare: “La barca la conduco io fino al prossimo anno. Fino alla fine dell’emergenza le chiacchiere sui candidati non sono utili e comprensibili”.
Il mare, insomma, è ancora mosso, per il Pd e per le Sardine che giovedì prossimo si ritroveranno, virtualmente, in assemblea. I quattro fondatori hanno annunciato che presenteranno il manifesto e Santori spiegherà la sua “idea di Sardine, non voglio assumermi la responsabilità di generare una massa di frustrati rabbiosi che passa più tempo sul web che nella vita reale. Poi ci saluteremo per una legittima pausa di riflessione e di riposo. Potrà partecipare chi vuole. Non sarà la fine delle Sardine. Al massimo uno spartiacque”.