Il Fatto Quotidiano

Per il no al processo pure la 5S ribelle Riccardi e l’ex Giarrusso. Il leghista li ringrazia tramite sms

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teriore”, giurano di “non voler fare di Salvini un martire”. E anche la grillina Riccardi, che il capo politico reggente Vito Crimi aveva provato fino all’ultimo a far recedere, giustifica il sì “in punta di diritto”.

NEL M5S SOSPETTANO

che voglia passare alla Lega. Ricordano che giorni fa si era dimessa dal Direttivo, e che per il voto in Aula sulla mozione di sfiducia al Guardasigi­lli Bonafede non si era presentata. Lei nega traslochi: “Sono nel Movimento”. Giarrusso anche: “Non andrò nel Carroccio”. Tutti e due rammentano che sul caso della nave Diciotti il M5S votò no al processo per Salvini. Rivendican­o coerenza, quella di cui non abbonda il Renzi che il 23 gennaio twittava: “Voterei sì al

processo per Salvini per la nave Gregore tti”. Nel frattempo a Palazzo Chigi osservano, preoccupat­i.

Così attivano i canali con i partiti, mentre Salvini giura: “Con Renzi siamo il giorno e la notte”. E già il doverlo precisare racconta lo stato delle cose, che dalle parti di Conte alimenta cattivi pensieri. “Dicono che Renzi chiarirà sulle agenzie” filtra nel pomeriggio da ambienti di governo. La attendono anche a Chigi, quella nota. Invocano spiegazion­i. Così invece del comunicato arriva un contatto diretto, con Maria Elena Boschi e altri dirigenti di Iv. Compatti nel giurare che non c’è alcuna volontà di tendere imboscate al premier. Ma l’aria resta cupa. “Io spero nel voto di tutti i senatori, a patto che Iv non faccia le bizze” riassume la grillina Elvira Evangelist­a.

MENTRE CRIMI

precisa che Riccardi non verrà deferita ai probiviri, anche se lei già annuncia che in Aula confermerà il no al processo. Non se lo può permettere il M5S, perché i numeri della maggioranz­a sono già sottili a PalazzoMad­ama. Teatro perfetto per agguati, in punta di diritto.

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