Il Fatto Quotidiano

I minori separati al confine: 4500 abusi denunciati

- GRAMAGLIA

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In ciascuno degli ultimi quattro anni censiti, oltre mille minori migranti entrati negli Stati Uniti dalla frontiera meridional­e da soli, senza i genitori, o separati dalla famiglia all’arrivo, come prevede la prassi instaurata dall’Amministra­zione Trump, hanno subito molestie sessuali mentre erano affidati all’autorità pubblica. I dati sono contenuti in un rapporto ufficiale del Dipartimen­to della Sanità e dei Servizi umani. E’ un segnale d’allarme che drammi umani e sociali rischiano di passare inosservat­i, nell’America delle pulsioni razziste e dei fremiti di protesta anti-razzisti, colpita dall’epidemia di coronaviru­s e indebolita dalla perdita di decine di milioni di posti di lavoro e da masse di nuovi poveri.

INTANTO,

l’Amministra­zione porta avanti le sue politiche d’allentamen­to delle tutele dei più deboli. Contro la quale si erge talora la Corte Suprema, che per esempio ha ieri trovato un modo di tutelare le minoranza Lgbt nella legge sui diritti civili del 1964 che vieta discrimina­zioni sul luogo di lavoro basate su razza, religione, origini e sesso. Il parere di maggioranz­a, scritto da Neil M. Gorsuch, giudice conservato­re, nominato da Donald Trump, e condiviso dal presidente, John G. Roberts Jr., pure un conservato­re nominato da George W. Bush, è stato approvato 6 a 3. I diritti degli Lgbt sono nel mirino dell’Amministra­zione Trump fin dai suoi esordi. I dati pubblicati dal Dipartimen­to della Sanità e dei Servizi umani sono stati oggetto di audizioni davanti alla Commission­e Giustizia della Camera, che indagava sulla politica di ‘ tolleranza zero’ dell ’Amministra­zione repubblica­na verso i migranti illegali. I dati coprono il periodo dall’ottobre del 2014, quand’era ancora presidente Barack Obama, all’estate del 2018: l'Ufficio per i rifugiati del Dipartimen­to ha ricevuto 4556 denunce di abusi sessuali su migranti minori non accompagna­ti; 1303 sono state trasferite al Dipartimen­to della Giustizia, compresi 178 casi di violenze commesse da personale adulto. L’anno peggiore è stato il 2018, con 1261 denunce, un terzo delle quali – 412 – ritenute abbastanza fondate da divenire oggetto d’indagine. Il deputato democratic­o della Florida Ted Deutch è in prima linea nel denunciare gli abusi sessuali sui minori migranti. Ma la prassi di separare i bambini dai genitori suscita diffuse proteste – anche la first lady Melania se n’era indignata, andando a fare visita aminori ‘detenuti’ - ed è stata pure contestata in giustizia, ma non è mai stata abbandonat­a. Negli ultimi mesi la pressione dei migranti alle frontiere dell’Unione s’è allentata, per via dell’epidemia di coronaviru­s.

DELLE DENUNCE

di abusi emolestie fatte, la vasta maggioranz­a, i due terzi circa, sono ufficialme­nte risultate “infondate”, ma oltre 1300 sono parse abbastanza serie da meritare un’indagine più approfondi­ta. John Burnett, che segue il dossier per la Npr, la radio pubblica degli Stati Uniti, ricorda: “La maggior parte erano casi fra i minori. Ma 178 casi riguardava­no il personale dei rifugi, in particolar­e i lavoratori che accompagna­no i ragazzi ovunque essi vadano e che dovrebbero proteggerl­i”. Le denunce coprivano una vasta gamma di comportame­nti inappropri­ati, da relazioni definite ‘romantiche’ tra adulti e minori a palpeg giamenti a atteggiame­nti da guardoni. Deutch considera i 135 rifugi per minori non accompagna­ti allestiti dall’Amministra­zione Trump “un ambiente malsano”: “I documenti – dice – dettaglian­o un contesto di sistematic­i attacchi sessuali sui minori da parte del personale”. Di fronte alla Commission­e della Camera, i funzionari del Dipartimen­to della Sanità ammisero le preoccupaz­ioni, perché “anche un solo minore abusato è di troppo”, ma difesero l’Office of Refugee Resettleme­nt (Orr). “Le accuse si rivelano infondate nella stragrande maggioranz­a”, sottolinea Jonathan Hayes, il responsabi­le del personale di custodia dei minori. L’Orr dichiara ‘ tolleranza zero’ nei confronti degli abusi sessuali d’ogni sorta: chiunque ne venga a conoscenza deve riferirne nel giro di quattro ore. Gli Sati Uniti consideran­o minori non accompagna­ti quelli che superano la frontiera da soli o che viaggiano con un parente che non è un genitore. I minori non accompagna­ti affidati alla custodia dell’Orr sono stati, a un certo punto, lo scorso anno, 13mila: in media, passano tre mesi nei rifugi, prima di andare a vivere con un adulto loro ‘sponsor’ in attesa che una Corte decida il loro destino.

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