CAMUS A NAPOLI: LA NUOVA “PESTE” È AI PIEDI DEL VESUVIO
Patierno riscrive il romanzo del francese in versione Covid. Con Di Leva e altri
SONOPREVISTE in agosto, a Budapest e dintorni, le riprese finali del kolossal di fantascienza Dune diretto da Denis Villeneuve per Warner Bros, forte di un budget stratosferico e un cast stellare che comprende Timothée Chalamet, Jason Momoa, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgård, Zendaya Coleman, Josh Brolin e Javier Bardem. Il nuovo adattamento della saga ambientata da Frank Herbert in un remoto futuro e in un impero feudale (dopo quello degli anni 80 di David Lynch per un faraonico e sfortunato progetto di Dino De Laurentiis) sarà incentrato sull’ascesa al potere di Paul, giovane erede della Casa Atreides. A lui verrà affidato il compito di sostituire la Casa rivale degli Harkonnen sullo strategico pianeta Arrakis, unica fonte di una speciale sostanza che permette di sostenere i viaggi interstellari. IL ROMANZO di Albert Camus La peste, già adattato in un film del 1992 di Luis Puenzo con William Hurt, è al centro di una nuova trasposizione diretta da Francesco Patierno per la Run Film di Andrea e Alessandro Cannavale. In una Napoli di oggi deserta per il Covid-19 un medico in prima linea, Bernard, riscontra gravi casi di polmoniti atipiche causate da un virus invisibile e si batte con coraggio per salvare i suoi pazienti. In un primo momento nessuno vuole credergli, ma quando la drammaticità della situazione sarà evidente anche alle autorità che la negavano, l’intera popolazione verrà messa in quarantena. Dopo le riprese iniziali effettuate nei mesi scorsi grazie a un drone che sorvolava la città vuota durante il lockdown, la troupe tornerà sul set a Napoli nei prossimi giorni con i suoi interpreti: il protagonista Francesco Di Leva ( anche co- sceneggiatore con il regista e con Andrej Longo); Peppe Lanzetta, un gesuita che considera il morbo un flagello inviato da Dio e Cristina Donadio che sarà Cotton, una losca figura che si arricchisce grazie alla borsa nera.