Calciopoli: persi tutti i ricorsi, la Juve vuole il diritto all’oblio
Gli elementi per sospettare un fake, almeno a una prima lettura superficiale, ci sono tutti: corso di formazione, giornalisti, Juventus, Calciopoli e... diritto all’oblio: ma non è Lercio, è una notizia vera: “L’esecutivo dell’ordine dei giornalisti – si legge sul sito Professionereporter – ha approvato un corso di formazione aziendale proposto dalla Juventus. Si parlerà, fra gli altri temi di diritto all’oblio. Il tema ha suscitato una discussione, data la scelta dell’argomento ‘diritto all’oblio’ e visto il coinvolgimento della Juventus nell’inchiesta Calciopoli. Potranno partecipare i giornalisti che si occupano di comunicazione per la Juventus”.
Precisiamo subito che non è l’ordine dei giornalisti a promuovere il corso: “La richiesta ci è arrivata dalla Juventus – spiega Carlo Verna, presidente dell’odg – si tratta di un corso aziendale e ci hanno chiesto di poter assegnare crediti formativi ai loro sette dipendenti che si occupano di comunicazione. La discussione è stata anche sul tema, ma quello non ci compete. L’esecutivo ha votato di concedere l’oppor tunità formativa a una società sportiva non editoriale. In punta di diritto, non sta scritto da nessuna parte che sia vietato”.
Detto questo, ci piace immaginare due diversi scenari del corso in oggetto:
1) I sette addetti alla comunicazione della Juventus vengono ulteriormente spronati sull’ingiustizia subita dal club di casa Agnelli: Calciopoli fu un complotto mediatico e – se anche avesse avuto qualche fondamento – è un dato di fatto che nei confronti dell’inter ci sia stata un’evidente disparità di trattamento. Purtroppo però, ogni ricorso in tutti i tribunali sportivi, penali, civili o amministrativi della galassia è stato rigettato. Dunque, nell’impossibilità di proseguire l’impari lotta, cerchiamo almeno di non parlarne più.
2) Ragazzi, ci autodenunciamo. È andata proprio così. Però, almeno, non parliamone più.