Calabria in festa: arrivano Minoli, Muccino e Bova
Per promuovere il “brand Calabria”, e farlo in modo “emozionale”, arriva in riva allo Stretto “il regista dell’amore”, G a b r ie l e Muccino . Le parole tra virgolette sono tutte della presidente Jole Santelli che governa la sua regione da Roma e con i romani. Dopo il Covid bisogna ridisegnare l’immagine della Calabria nel mondo. Non più “sfasciume pendulo sul mare” (Giustino Fortunato), non più luogo della eterna commistione tra politica e mafia (gli ultimi coinvolgimenti di consiglieri della maggioranza e di un assessore in inchieste la dicono lunga), ma terra di sole, mare e agrumi. E allora la Santelli chiama Muccino, il quale chiama Raoul Bova (radici calabre), che a sua volta impone il volto mediterraneo della sua compagna, la spagnola Rocío Muñoz Morales. Caramba!
MA LA STORIA è tutta da raccontare. E inizia con un mega piano da 11 milioni che la giunta regionale ha messo in piedi per rifare il trucco alla Calabria. Del piano si sa poco, molto, invece, si sa di come verranno spesi i primi 1,7 milioni per la realizzazione di un micro film di otto minuti diviso in quattro parti di due, che vedrà come protagonista Bova e signora. Basta sfogliare i decreti per capirne di più. I funzionari mettono nero su bianco, quasi a futura memoria, che l’idea “nasce su sollecitazione della Presidente”, che scegliemuccino. Il regista, poi, propone la casa di produzione, la “Viola film”. Si tratta di una società che negli ultimi tre anni ha avuto un significativo sviluppo, passando da un valore della produzione di 21.500 euro nel 2017 ai 9 milioni del 2019. La “Viola” ha sede a Roma, ma la maggioranza del suo capitale sociale (50 mila euro), è in mani tedesche, con l’80% della Ndf. Secondo le indiscrezioni, Muccino incasserebbe 200 mila euro, 300 mila andranno a Bova.
Tema dell’opera gli agrumi, le clementine, il bergamotto, le arance, i limoni. Soggetto semplice ed “emozionale”. Un calabrese, Raoul Bova (“icona indiscussa di sensualità”, si legge nei documenti ufficiali della Regione) che porta in giro per la sua terra la sua nuova fiamma spagnola, la Morales, sempre dai documenti ufficiali, “bellissima attrice, modella e ballerina, nonché compagna di Raoul Bova anche nella vita”. Amore, sole e soldi pubblici.
“La verità è che qui siamo di fronte a una vera e propria operazione di colonialismo c ulturale”, ci dice Gianpiero Capecchi, documentarista calabrese e segretario della Cna audiovisivi della Calabria, “Si chiama una società di produzione estranea al territorio, tagliando fuori le realtà locali. Parliamo di operatori, tecnici, piccole e medie case di produzione che hanno fatto opere importanti, registi, attori, sceneggiatori, un mondo che da noi conta sulle 400 persone che fino a questo momento sono alla fame e non hanno ricevuto alcun tipo di aiuto dalla Regione”. Il settore cultura e spettacoli è in crisi, il mondo dell’audiovisivo di più, con la Rai, Sky, La7 e Mediaset, che da tempo hanno tagliato i compensi a produzioni e service locali. Pochi giorni fa i lavoratori dello spettacolo hanno protestato contro la falsa ripartenza e “la mancanza di sostegno concreto per chi lavora nei teatri e li rende vivi”.
INSOMMA, l’arrivo di Muccino e della società italo-tedesca provoca più di una protesta nella terra di registi come Gianni Amelio emimmo Calopresti, e di un attore come Ma rc e ll o Fonte , vincitore dell’oscar europeo per Dogman . Naturalmente la presidente Santelli fa spallucce. Raoul Bova piace ai suoi assessori, soprattutto a S e rg i o De Caprio, l’ex “capitano Ultimo” assessore “mas che rat o” all’ambiente. Fu proprio Bova a portarlo sul piccolo schermo in una fiction tv. La “colonizzazione” continua, c’è da nominare il nuovo presidente della Film Commission. La Santelli un nome lo ha già tirato fuori, si tratta di Gianni Minoli, 75 anni, giornalista tv di lunghissimo corso, da direttore di Rai3 realizzò la prima fiction italiana, Un posto al sole.
E in Calabra i posti (pubblici) e il sole non mancano.
“BRAND” ARRUOLATI REGISTA E ATTORE PER UN FILM DI 8 MINUTI SULL’AMORE