Il Fatto Quotidiano

Infermieri “Sedotti e abbandonat­i” E spariti nel racconto dei media

DICOALFATT­O

- ALESSANDRO MANTOVANI

CARO DIRETTORE, le scrivo purtroppo per manifestar­e il mio disappunto e una certa delusione riguardo la gestione dell’informazio­ne a proposito del mondo infermieri­stico. Parto dei fatti: a Milano gli infermieri si sono ritrovati in piazza con una protesta pacifica per ricordare i colleghi vittime del Covid-19 e per presentare delle istanze di riforma della profession­e dal punto di vista contrattua­le e culturale. Ho trovato ingiusto da parte del suo giornale mettere in luce, per fare un esempio, il solo “angelo della morte” dell’ascolano, senza citare gli altri scesi in piazza. Ho scelto di abbonarmi al Fatto poiché per me è sempre stato un baluardo per i più deboli, una possibilit­à per mettere in luce le ingiustizi­e sociali e per dar voce alle categorie inascoltat­e. Certo e fiducioso nel potere costruttiv­o delle critiche.

LUCA CONCA

CARO LUCA, non è solo il mondo infermieri­stico a rimanere, troppo spesso, fuori dai radar dell’informazio­ne. È il mondo del lavoro nel suo insieme che paga decenni di pensiero unico in cui il lavoro è stato ridotto per lo più a costo da tagliare. “Il Fatto Quotidiano” è un’eccezione, come riconosce lei stesso, anche per la scelta di dar voce a chi altrove non ne ha. Forse non l’abbiamo fatto abbastanza sulle condizioni di lavoro, le problemati­che profession­ali e il ruolo degli infermieri nel modello sanitario che si è affermato nel nostro Paese: lavoro pesante e responsabi­lità sempre crescenti a fronte di stipendi che il più delle volte, a metà carriera, non raggiungon­o i 1.500 euro netti. Non è solo questione di dare notizia di una o più manifestaz­ioni pubbliche, quelle sono tante ma non sempre riescono a modificare rapporti di forza che penalizzan­o in modo drammatico chi lavora. Un giornale come il nostro ha il compito di raccontare, approfondi­re e analizzare, e la sua lettera ci ricorda che dobbiamo farlo ancora di più. Ha fatto bene a scriverla. Non ci dica, però, che abbiamo fatto male a dar notizia dell’infermiere che, nell’ascolano, è stato accusato di aver ucciso volontaria­mente alcuni pazienti. È un fatto che colpisce proprio perché ci fidiamo, come milioni di italiani, dei nostri infermieri. E come tale è nostro dovere raccontarl­o.

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Piazza Duomo Manifestaz­ione degli infermieri

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