Il Fatto Quotidiano

Per l’omicidio di Khashoggi sanzioni anche ai sauditi

- SAB. PROV.

Il Regno Unito approva una prima ondata di sanzioni contro responsabi­li di abusi dei diritti umani di alto profilo. L’annuncio, relativame­nte inatteso, è stato fatto ieri pomeriggio dal ministro degli Esteri ed ex avvocato dei diritti umani Dominic Raab ed è immediatam­ente operativo. Le misure includono il blocco dei beni e limiti alla libertà di movimento e di accesso nel Regno Unito: “Chi ha le mani insanguina­te non potrà più entrare senza problemi in questo paese, comprare propheta a Kings Road, fare shopping a Knightsbri­dge e ripulire soldi sporchi grazie a banche britannich­e”. Non incluso nelle sanzioni, almeno per ora, il reato di corruzione. A essere colpiti sono, per ora, 20 cittadini sauditi coinvolti nell’omicidio a Istanbul del giornalist­a saudita Jamal Kasshoggi, 2 generali responsabi­li del genocidio dei Rohingya in Birmania, due organizzaz­ioni nord-coreane e 25 cittadini russi coinvolti nella morte in carcere a Mosca, nel 2009, dell’avv oc at o Sergej Magnitskij, difensore dell ’ imprendito­re Bob Browder dalle accuse di evasione fiscale.

In memoria di Magnitskij, Browder è da anni impegnato in un lavoro di lobbying ad alto livello, e guerra personale con Putin, per l’approvazio­ne di sanzioni a livello globale per abusi sui diritti umani. L’ha già ottenuta negli Stati Uniti, mentre all’appello manca ancora l’unione Europea. Secondo l’analista del Royal United Services Emil Dall, queste misure “sono significat­ive perché rappresent­ano un primo test del nuovo regime indipenden­te britannico post Brexit, non più vincolato all’approvazio­ne dei paesi dell’unione europea. La lista indicata oggi segue da vicino quella statuniten­se, e potrebbe indicare la strada di una stretta collaboraz­ione Uk- Usa”. Allineamen­to con gli Usa, quindi, in un quadro post-brexit in cui il peso geopolitic­o del Regno Unito dipenderà dalla scelta dei nuovi alleati. Ma, nota, Dall, “il vero test arriverà se Londra si mostrerà ugualmente pronta a difendere le vittime di abusi anche in paesi con cui deve negoziare un trattato comme rci ale ”. Come la Cina, che in questi giorni sfida il mondo reprimendo la democrazia nella ex colonia britannica di Hong Kong? Scettico l’autorevole giornalist­a Oliver Bullough, che su Twitter ha commentato: “Non abbiate paura, ladri e criminali! Il Regno Unito continuerà a vendere opache società di comodo e soluzioni per evadere i controlli a chiunque li voglia, evitando al contempo di far rispettare le proprie leggi. Qualsiasi sanzione venga imposta sarà facilmente aggirabile.”

IL MINISTRO ”CHI HA LE MANI INSANGUINA­TE NON ENTRA IN QUESTO PAESE”

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