NEW YORK THE DONALD DEVE CONSEGNARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI IN PROCURA
QUNPRESIDENTE IN CARICA
non è immune e non può sottrarsi a indagini penali. Lo ha stabilito la Corte Suprema statunitense, con 7 voti favorevoli e due contrari, autorizzando così il procuratore di New York, Cyrus Vance Jr ad accedere ai documenti finanziari di Donald Trump. “Un’enorme vittoria per il nostro sistema giudiziario”, ha commentato Vance, sottolineando che “l'indagine, rinviata per quasi un anno da questa azione legale, riprenderà ora, comesempre guidata dal solenne obbligo del Grand jury di seguire la legge e i fatti, ovunque possano portare”. Per i Dem è una vittoria a metà, nonostante la dichiarazione trionfalistica della speaker della Camera, Nancy Pelosi: “Non arrivano buone notizie per il presidente”, ha detto. Ma la Corte ha bloccato la richiesta dei documenti finanziari di Trump da parte delcongresso a maggioranza democratica, sulla base della separazione dei poteri, chiedendo di addurre ragioni più specifiche per giustificarla. “La responsabilità costituzionale dei deputati di svelare la verità continua, nello specifico per le connessioni del Presidente con la Russia che nasconde”, ha fatto sapere Pelosi. Ora l’ufficio contabile del tycoon, dovrà consegnare la dichiarazione dei redditi al Gran jury nell’ambito dell’indagine penale su presunti pagamenti a due donne in cambio del loro silenzio sugli “affaire” con il presidente. “È una persecuzione politica”, ha twittato Trump.