Il Fatto Quotidiano

Grillo spinge il bis della Raggi: “Roma però non ti merita”

Il fondatore M5S detta le condizioni a sinistra

- DE CAROLIS

Giurano che fosse davvero un gesto per sostenerla, perché voleva e vuole la sua ricandidat­ura. Dicono che abbia deciso d’impulso di rilanciare tramite post quel sonetto che la esorta a “lasciare perdere”, ma che è innanzitut­to un’invettiva, contro la gente “de fogna” e la città “bella e zoccola” che non si meriterebb­ero la sindaca.

PERÒ STAVOLTA

Beppe Grillo, il Garante del M5S, non ha proprio fatto un favore a Virginia Raggi. Costretta a precisare e smussare in serata: perché Grillo può pure giocare di epiteti ed enigmi come fosse la Pizia del Movimento, la prima cittadina di Roma no. “Grazie di cuore, ma quel ‘ gente de fogna’ non mi piace, se puoi toglilo, sono il sindaco soprattutt­o di chi mi critica.” scrive Raggi alle sette di sera su Facebook, cercando di raddrizzar­e la sua domenica.

Ufficialme­nte si rivolge a tale Franco Ferrari, sostenitor­e del M5S e autore del sonetto in romanesco in suo onore: ma di fatto parla anche a Grillo, che quei versi li ha diffusi sui social, aprendo una cataratta di sospetti e proteste. “Ha scaricato Raggi” urlano a pieni polmoni Pd e Italia Viva, appena leggono il testo che inizia così: “A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna. Lassa perde”. Può suonare anche come un invito a ritirarsi. Ma fonti del Campidogli­o negano, subito: “Questo sonetto girava su alcune chat di consiglier­i, e Beppe lo ha ripreso per affetto”. Sabato sera lo aveva pubblicato su Facebook anche Max Bugani, capo staff della sindaca. E anche diversi big delmovimen­to assicurano che sì, “Beppe la sostiene, solo che lui si esprime così...”. Criptico, anche quando riprende un testo come quello di Ferrari, che fa l’elenco degli avversari della sindaca: dai Casamonica e CasaPound fino alla Lega, mettendoci in mezzo anche il Pd. “Non è un dettaglio, vuol dire che Grillo l’accordo con i dem almeno a Roma non lo vuole” fanno notare dal M5S. E nell’incertezza il Pd picchia, sodo. Anche con la senatrice Monica Cirinnà, di cui crescono le quotazioni come candidata sindaca: “Raggi è stata scaricata da Grillo e nel modo peggiore, addossando alle romane e ai romani le responsabi­lità di un’amministra­zione con irripetibi­li insulti ai cittadini”. E a scrivere che “l’era Raggi si chiude qui” è anche

Marco Miccoli, dem vicinissim­o al segretario Nicola Zingaretti. Perché lo stesso Zingaretti che ai 5Stelle chiede ogni giorno e ad alta voce alleanze nelle Regioni per la “sua” Roma ha idee molto diverse. A meno che il M5S non costringa Raggi al passo di lato. Ma non succederà. Non dopo che lo scorso maggio il capo politico reggente Vito Crimi sul Fatto ha aperto alla cancellazi­one del vincolo dei due mandati per i sindaci. E infatti in serata lo stesso Crimi esce a sostegno: “Virginia e i consiglier­i avevano un abisso da scalare per restituire dignità a Roma, ma la città è tornata a marciare, perché è stata strappata al caos. Il percorso di cura e rinascita deve proseguire”. Ed è un altro via libera informale alla ricandidat­ura di Raggi, decisa a correre per il bis.

COSÌ SI TORNA

alla sindaca, che nel pomeriggio leggono agenzie e siti sul Grillo che l’avrebbe scaricata. E che si ritrova con i mal di pancia pure in casa propria. “Chiedo scusa ai romani per il post di Grillo e prendo le distanze dal testo” fa sapere il consiglier­e comunale Marco Terranova. E la sua collega Simona Ficcardi si associa: “Come poeta sempre preferito Trilussa...”. Per questo la sindaca interviene su Facebook. Rilanciand­o: “Amo Roma con tutta me stessa: questo mi fa andare avanti insieme all’affetto di tutti voi”. Tradotto, ci vuole riprovare. E Alessandro Di Battista commenta con un like:“Sei una signora, compliment­i”.

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