Il Fatto Quotidiano

Azzolina: “In aula a settembre E 300 milioni in più in arrivo”

- » Virginia Della Sala

La responsabi­le dell’istruzione assicura che si tornerà a scuola in sicurezza. La nostra iniziativa “Rientro fai da te”: i racconti di come genitori e docenti organizzan­o la ripartenza

La ministra dell’istruzione “Gli istituti aiuteranno le famiglie”. Banchi high tech? “Investimen­ti” E ci sono altri 300 milioni

Poco più di un mese: è quanto manca alla riapertura delle scuole. Lo sa bene la ministra dell’is truzione, Lucia Azzolina, lo sanno i sindacati, i docenti, il personale, i genitori e gli alunni. Alcuni paletti ci sono, altri ancora no. Molte le preoccupaz­ioni: le abbiamo raccolte e abbiamo chiesto chiariment­i direttamen­te alla ministra.

Ministra, partiamo dal monte ore: si teme una riduzione: non è che i ragazzi fanno meno ore e i docenti saranno reimpiegat­i per coprire eventuali “buchi”?

Nessuno vuole penalizzar­e gli studenti.

Le scuole stanno lavorando tanto e bene, alcune potrebbero decidere di portare l’unità oraria da 60 a 50 minuti per avere maggior flessibili­tà organizzat­iva. Ma quei 10 minuti vengono recuperati, ‘restituiti’ agli studenti. Il monte orario non cambia. È una norma già esistente: quando ero docente, nella mia scuola, lo facevamo e il tempo da restituire lo impiegavam­o per fare lezione agli studenti in difficoltà.

L’assembrame­nto all’entrata: come si possono scaglionar­e gli alunni e venire incontro agli orari dei genitori?

Non ci saranno stravolgim­enti. Le scuole che avranno necessità di organizzar­e ingressi scaglionat­i terranno conto delle necessità delle famiglie e adotterann­o ogni accorgimen­to possibile, per esempio impiegando tutti gli ingressi degli istituti. Banchi high tech: sono davvero la soluzione? È un tema serissimo. Ci sono scuole con arredi invariati da anni anche se i dirigenti scolastici li richiedono. Rivendico la scelta, mette insieme l'obbligo del distanziam­ento e un investimen­to che resta alle scuole. Il Cts ha indicato i banchi come possibile soluzione: è un’opportunit­à, non un’imposizion­e. Parliamo di banchi di varie tipologie, anche in base alle fasce di età. Non costeranno certo le cifre che ho letto e il bando europeo preparato da Arcuri ridurrà ult e r i o r m e nte i costi.

Le n e o i mmissioni in ruolo per i docenti già registrano le prime difficoltà, anche se non dipendenti dal Mi, e non è un segreto che sia quasi impossibil­e evitare situazioni critiche a settembre...

Il 10 gennaio ho giurato come ministra e ho cominciato a lavorare per fare ordine e bandire concorsi. Nonostante la pandemia stiamo digitalizz­ando le graduatori­e dei supplenti. Oggi va in pensione un milione di domande cartacee. Poi abbiamo fatto la mobilità, attivato la chiamata veloce per chi vuole cambiare regione e avere prima il ruolo. E bandito 78 mila posti a concorso. Non mi pare poco.

I sindacati dicono che servono più contratti...

Avevo chiesto e ottenuto un altro miliardo per settembre nel prossimo scostament­o di bilancio. Le do una notizia: il governo si è appena impegnato a stanziare altri 300 milioni. Facciamo il conto? Prima 1,6 miliardi, ora 1,3: siamo a quasi 3 miliardi solo per settem

bre. Con le risorse messe da inizio anno arriviamo a 6. Potenziere­mo l’organico, docenti e personale Ata. Ribadisco: alla riapertura ci faremo trovare pronti.

Recupero a settembre: è previsto? I prof . saranno pagati?

Si inizia il primo. Lo faranno i ragazzi che devono recuperare ma potrà essere aperto anche agli altri. Decide il consiglio di classe e sarà normale servizio: a settembre i docenti sono già a scuola. Quanto dal Recovery Fund arriverà alla scuola e come sarà impiegato?

Intanto mi faccia dire che è un risultato enorme per l’europa ed è sotto gli occhi di tutti il lavoro straordina­rio del premier Conte. Per la scuola sapremo sfruttare questa opportunit­à. Abbiamo già messo nero su bianco le priorità per investire in modo struttural­e: contrasto alla dispersion­e scolastica, eliminazio­ne delle classi pollaio, edilizia scolastica, innovazion­e e lotta alle povertà educative.

A settembre i laureandi per scuola infanzia e primaria potranno insegnare: non si svilisce la figura del docente?

Anche su questo ho letto tanta superficia­lità. Ci si dimentica che finora anche chi faceva altro nella vita poteva mettersi a disposizio­ne per le supplenze. Se le graduatori­e per gli abilitati si esauriscon­o, possiamo fare contratti a tempo determinat­o a giovani che si stanno formando per fare gli insegnanti in quel grado. Hanno scelto di fare gli insegnanti e hanno già svolto il tirocinio in classe. Vengono già chiamati dalle scuole, nessuna novità.

Docenti fragili: cosa state facendo?

Sarà definito nel Protocollo di sicurezza. Dobbiamo tutelare tutti.

Protocollo che manca...

Come dicevo, noi siamo pronti. Oggi ci sarà un incontro con i sindacati. Vogliamo chiudere presto.

Test e tamponi al personale: saranno obbligator­i?

No, ma il personale li ha chiesti e quindi ci aspettiamo che li facciano in tanti. Daranno più serenità. Il ministero della Salute se ne sta occupando con Arcuri.

Da tempo è bersagliat­a, soprattutt­o da Salvini. La scuola è diventata tema dibattuto da tutti: è solo questo o c’è altro, dall’essere donna al voler indebolire il governo?

Essere donna non aiuta e c’è un pregiudizi­o sui ministri 5 Stelle. Vorrei che si discutesse sul merito. Il centrodest­ra ci attacca, ma ha tagliato 8 miliardi sulla scuola. Salvini, poi, non offre soluzioni ma lavora sulla paura della gente. Mi hanno chiesto se volessi confrontar­mi con lui, ho detto: certo. Ma mi pare che abbia già declinato.

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