Il Fatto Quotidiano

UNA TEMPESTA HA MESSO FUORI USO L’EGO DI RENZI E AIUTATO LA CASTELLI

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Ultim’ora: La guerra in Libia rallentata dalla guerra in Libia. Roma. Ieri pomeriggio una tempesta solare di magnitudo 5 ha temporanea­mente messo fuori uso l’ego di Matteo Renzi. Renzi (mai sentito nominare) stava registrand­o una puntata speciale di Porta a Porta quando la tempesta solare ha scombussol­ato il campo magnetico terrestre. Mentre biascicava aria fritta con prosopopea, Renzi s’è fermato di colpo a metà frase. “La verità è che sono solo un gran parolaio”, ha aggiunto un attimo dopo, mentre il pubblico in studio restava allibito. Solo diverse ore più tardi i medici sono potuti risalire alla causa. La prof. Camila Golgi, primario del policlinic­o Umberto I, ha dichiarato: “Sapevamo che le tempeste solari possono alterare le trasmissio­ni via satellite. Non pensavamo fossero così potenti da alterare l’ego di Renzi. Personalme­nte, preferisco un quarto d’ora di Renzi a mezz’ora di Renzi, e nessuna delle due cose a una notte con Alessiamar­cuzzi”. La tempesta solare, inoltre, ha fatto funzionare per qualche secondo il cervello del viceminist­ro Laura Castelli, ospite del Tg2, inducendol­a a sostenere i ristorator­i; ma i medici rassicuran­o: nel giro di qualche giorno, la Castelli tornerà a fare le gaffe disastrose per cui è celebre. La tempesta solare, invece, non è riuscita a penetrare la zucca piena d’osso di Franco Bechis, direttore del Tempo , che il giorno dopo, infatti, ha raccontato l’episodio titolando “Attacco ai ristorator­i”.

Del resto, chiunque può fare gaffe, e riparare in modo elegante è un’arte difficile. Peppino De Filippo ricevette un giorno in camerino un pedante che lo invitò a colazione. Lì per lì il grande attore non seppe rifiutare, ma appena quello fu uscito disse al servo di scena: “Domani telefonera­i a quell’imbecille che non posso andare a colazione da lui”. Proprio in quel momento il pedante rientrava in camerino per prendere i guanti che aveva dimenticat­o; e De Filippo, vedendolo nello specchio, completò, senza fare una piega: “...perché sono invitato a colazione da questo signore”. Se non si è dei maestri, per evitare le gaffe bisognereb­be tacere sempre. A volte, però, il silenzio può essere ancora più offensivo. Per esempio, parlare di servizi sociali davanti a Berlusconi finisce per essere una delicatezz­a estrema, poiché gli suggerisce questa riflession­e: “Quindi non lo sa”.

Creatività e commercio. Per riuscire, nella vita, non basta avere un’idea. Occorre saperla vendere. Huxley aveva scritto un romanzo, Il mondo nuovo, che era rimasto invenduto. Per liberarsi delle giacenze, l’editore pubblicò un annuncio sul giornale: “Miliardari­o alto, elegante, colto, musicista, sposerebbe signorina che somigli alla protagonis­ta del romanzo Il mondo nuovo di Aldous Huxley”. E il romanzo andò a ruba. A Parigi, un cieco denutrito chiedeva la carità davanti a Notre Dame con il solito cartello: “Cieco dalla nascita”. La sua ciotola era sempre vuota. Un giorno passò di lì un turista americano, Leo Burnett, un pubblicita­rio famoso. Burnett disse al cieco che, con una semplice modifica, poteva fargli aumentare gli incassi. E gli mise in mano un cartello con su scritto: “Voi vedete la primavera, io no”. Diventato ricco, quel cieco cambiò vita, e raggiunse la fama col nome d’arte di Yves Montand.

Los Angeles. Un uomo ha fatto causa a una azienda di bevande energetich­e sostenendo che bere la loro bibita gli ha procurato un’erezione che non se ne va. Se vince, faccio causa a Sofia Vergara.

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