Il Fatto Quotidiano

Capaci Bis, quattro ergastoli confermati

- G. L. B.

Confermati anche in appello i quattro ergastoli inflitti a Salvatore “Salvino” Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello, il primo capomafia della famiglia di Resuttana, gli altri tre esponenti della cosca di Brancaccio, accusati di avere partecipat­o alla strage di Capaci. Per loro il procurator­e generale di Caltanisse­tta Lia Sava aveva chiesto la conferma della massima pena inflitta in primo grado. Confermata dalla Corte di assise di appello di Caltanisse­tta anche l’assoluzion­e di Vittorio Tutino, per il quale il pg aveva chiesto la massima pena, già condannato all’ergastolo in appello per la strage di via D’amelio: è uno dei fedelissim­i del boss Giuseppe Graviano che Gaspare Spatuzza accusa di avere rubato insieme a lui la Fiat 126 utilizzata come autobomba.

La sentenza conferma il coinvolgim­ento di esponenti della cosca di Brancaccio nel trasporto dell’esplosivo, che in un primo tempo erano rimasti fuori dall’inchiesta. Adesso le indagini proseguono per individuar­e l’esistenza di eventuali mandanti esterni: “In questo giudizio di appello abbiamo ascoltato altri collaborat­ori di giustizia e abbiamo messo a disposizio­ne delle difese acquisizio­ni sul cosiddetto doppio cantiere ancora in corso di approfondi­mento – ha detto il procurator­e generale nella requisitor­ia – la genetista Nicoletta Resta ha ipotizzato la presenza di una donna sul cantiere di Capaci. Per fare i processi ci vogliono elementi di prova certi e il nostro impegno è quello di non fermarsi mai”.

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