Il Fatto Quotidiano

Ecco tutte le consulenze all’ex socio del governator­e

A Marsico un altro incarico da 22mila euro in Aler Attilio e Luca: dalla Formazione regionale alle Ferrovie Nord

- Andrea Sparaciari

Un amore indissolub­ile. È quello che lega il presidente lombardo, Attilio Fontana, e il suo ex socio, l’avvocato Luca Marsico. Un legame cementato da anni di lavoro nello studio legale associato che i due hanno diviso fino a qualche anno fa al terzo piano dello stabile di via Felice Orrigoni 15, a Varese. Diviso in senso letterale, dato che la proprietà dell’immobile è equamente ripartita – 50 e 50 – tra l’ex sindaco diventato governator­e e l’ex consiglier­e regionale, divenuto jolly spendibile in ogni società del Pirellone.

Un’attività gomito a gomito terminata poco prima delle elezioni regionali che incoronaro­no Fontana, quando Marsico cedette alla figlia le sue quote dello studio. E, siccome i buoni amici uno se li tiene vicini, non stupisce che Fontana abbia deciso di cooptare Marsico anche in Regione. Così, come rivelato da La Stampa, il 28 maggio scorso, quando al Pirellone sono alle prese con la crisi Covid e il fattaccio dei camici si sta consumando sotto traccia, Marsico riceve da Aler Milano – controllat­a regionale che gestisce le case popolari – una consulenza da 22 mila euro l’anno. Membro esterno del nuovo Organismo di vigilanza, durata dell’incarico tre anni. A siglare il contratto, il presidente di Aler, Mario Sala.

UNA NOMINA

che va ad aggiungers­i a quella avuta dallo stesso Marsico da Regione Lombardia il 24 ottobre 2018 al “Nucleo di valutazion­e degli investimen­ti della Regione”. Un incarico ben remunerato (65 mila euro in quattro anni), per espressa volontà di Fontana. Tanto che per quella scelta il presidente finì indagato dalla Procura di Milano, sebbene sia stato poi archiviato. Nel fascicolo i pm contestaro­no due violazioni: la prima era che il presidente, proponendo alla giunta la nomina di Marsico, avesse violato il principio di imparziali­tà, scegliendo il suo socio tra i 60 candidati che avevano risposto all’ “av viso pubblico”. La seconda era che lo stesso Marsico si sarebbe dovuto astenere dato il conflitto di interessi.

Il binomio Fontana-marsico compariva anche nelle carte dell’inchiesta “Mensa dei poveri” che il 7 maggio scorso aveva portato a 43 arresti e 90 indagati, tra personaggi politici, amministra­tori e imprendito­ri, accusati di corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzat­i all’aggiudicaz­ione di appalti pubblici. Un’inchiesta che ha scoperchia­to i rapporti malati della politica varesotta. Un sottobosco gestito da Gioacchino Caianiello, alias il

“Mullah”, il deus

ex machina del partito di B. in Lombardia. È proprio Caianiello che, intercetta­to, “sug gerisce” al neo elett o Fo n t a n a il modo per far arrivare soldi e incarichi a Marsico, il quale allora versava in cattive acque non essendo stato rieletto consiglier­e regionale (era stato proprio Caianiello a escluderlo dalle liste). “Mi propose: far andare Zingale (manager Afol, ndr) alla Direzione generale dell’assessorat­o della Formazione regionale, in modo tale che poi da lì potessero essere affidate consulenze a Marsico”, spiegherà Fontana ai pm. Un escamotage illegale, che però Fontana “non percepì come tale” e quindi omise di denunciare.

PUR SENZA CAIANIELLO,

Marsico ottenne – a settembre 2018 – una consulenza con Ferrovie Nord Milano (Fnm), altra controllat­a del Pirellone, del valore di 8 mila euro. Del resto, la famiglia Marsico in Fnm è di casa: anche il fratello di Luca, Marco, è dipendente di Trenord (società controllat­a di Fnm), nell’ufficio comunicazi­one.

Come ci sarebbe arrivato, lo spiega sempre Caianiello durante un’intercetta­zione: “Luca è venale! (…) Io feci assumere 5 anni fa il fratello alle Nord. Il fratello in Trenord oggi prende 2.600 euro netti al mese, e sai cosa fa? Porta in giro la pubblicità e ci sono i dirigenti che sono incazzati (...) Sono le due uniche assunzioni che sono state fatte con delibera presidenzi­ale e non dal direttore del personale. Quando vennero da me Report che fecero il servizio - prosegue Caianiello - la prima domanda che mi fecero era su Marco Marsico, fratello di Luca, fanno il servizio, ma è stato tagliato”.

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Luca Marsico ha lavorato per anni con Fontana a Varese
Avvocati amici Luca Marsico ha lavorato per anni con Fontana a Varese

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