Il Fatto Quotidiano

Zona rossa a Lodi: ancora sbugiardat­i Fontana e Gallera

NON SOLO ALZANO DICEVANO: “ABBIAMO CHIESTO A CONTE DI CHIUDERE ALTRI 10 COMUNI, CI HA RISPOSTO CHE NON SI POTEVA”. ORA C’È LA PROVA CHE NESSUNA RICHIESTA ARRIVÒ AL GOVERNO

- » Marco Travaglio

Ieri, oltre a lodare il Corriere

della Sera col più lusinghier­o degli elogi (“È peggio del Fatto

Quotidiano”), il Cazzaro Verde ha proseguito nella deriva psicoalcol­ica che contraddis­tingue le sue estati al Papeete Beach. È tornato a gridare al complotto per il via libera del Senato al processo Open Arms, vaneggiand­o di “giustizia politica alla Palamara”

(che mai s’è occupato di inchieste sulla sua persona). Se l’è presa con l’altro Matteo perché “cambia idea tre volte al giorno”: e il fatto che avesse creduto alla sua promessa di salvarlo la dice lunga sul suo acume, visto che la parola dell’innominabi­le è un optional anche per i parenti stretti. Poi ha annunciato di avere già studiato (verbo insolito, per lui) il modo di trascinare alla sbarra accanto a sé il premier Conte, che “sul divieto di sbarco a Open Arms era in totale accordo con me, come tutto il

Consiglio dei ministri”, dunque fu suo “complice”. Purtroppo il Consiglio dei ministri non si riunì mai per discuterne, visto che lui l’8 agosto aveva rovesciato il governo.

Il 9 agosto i legali di Open Arms chiesero al Tribunale dei minori di Palermo di far sbarcare i minorenni dalla nave carica di migranti. Il 12 il Tribunale chiese spiegazion­i al governo. Il 13 Conte ordinò a Salvini di far sbarcare almeno i minori, invano. Il 14 il Tar Lazio sospese il divieto di sbarco. La nave fece rotta sull’italia, ma senza ricevere l’indicazion­e del porto sicuro da Salvini. Che quello stesso giorno attaccò il premier perché era di parere opposto al suo: “Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di migranti a bordo di una nave Ong. Gli risponderò garbatamen­te che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia”. Il 15 Conte pubblicò una nuova, durissima lettera a Salvini (per i giudici, la prova che il ministro fece tutto da solo contro le indicazion­i del premier): “Ti ho scritto ier l’altro una comunicazi­one formale, con la quale, dopo avere richiamato vari riferiment­i normativi e la giurisprud­enza in materia, ti ho invitato, ‘nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedime­nti per assicurare assistenza e tutela ai minori’... Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuend­omi, genericame­nte, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo. Comprendo la tua ossessiva concentraz­ione nell’affrontare il tema dell’immigrazio­ne riducendol­o alla formula ‘porti chiusi’. Sei… proteso a incrementa­re i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è questione diversa. È un chiaro esempio di sleale collaboraz­ione, l’ennesimo, che non posso accettare”.

Poi rivendicav­a la linea di “maggiore rigore rispetto al passato” contro l’immigrazio­ne clandestin­a e i successi in Ue sulle redistribu­zioni: “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburg­o mi hanno appena comunicato di essere disponibil­i a redistribu­ire i migranti... Siamo agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo… ho sempre cercato di trasmetter­ti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilit­à per le istituzion­i che rappresent­iamo. La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbratur­e istituzion­ali’, che a tratti sono diventate veri e propri ‘strappi istituzion­ali’”. Era l’antipasto del liscio e busso che Conte gli avrebbe riservato in Senato cinque giorni dopo. Infatti Salvini cedette e sbarcarono tutti.

Ecco: l’unico complotto in corso contro Salvini è quello della realtà dei fatti che, appena apre bocca, s’incaricano puntualmen­te di smentirlo. Sempre e su tutto. Partecipa a un convegno sul Covid e fa il negazionis­ta, violando la legge sulle mascherine nei luoghi chiusi affollati: e subito i contagi risalgono, tant’è che pure Zaia gli ricorda che il virus è tutt’altro che estinto. Tuona, in ottima compagnia, contro la “svolta autoritari­a” per la proroga dello stato di emergenza: e ieri, non bastando le sapienti lezioni di Zagrebelsk­y e di altri giuristi veri, Mattarella ricorda a chi sproloquia di libertà violate che “libertà non è fare ammalare gli altri: non dobbiamo rimuovere” il Covid-19 e i suoi danni “per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadi­ni: altrove il rifiuto di quei comportame­nti provoca drammatich­e conseguenz­e”. Ancora una volta la realtà dei fatti contro le balle della propaganda. E siccome il pugile suonato è pure sfigatissi­mo, viene sbugiardat­o persino dai dati Istat sul calo del Pil: dati terribili per tutt’europa, ma meno peggiori in Italia che in altri Paesi, come la Spagna e la Francia, portati a modello perché più bravi a riaprire prima. Il 21 aprile, con più di 400 morti al giorno, il Cazzaro Verde chiedeva di riaprire tutto, visto che “in Austria hanno aperto un sacco di negozi e attività commercial­i, in Germania idem, in Spagna e in tanti altri Paesi”. Il 28 aprile gli fece eco l’altro Matteo, noto economista pure lui: Francia, Germania, Spagna “stanno ripartendo più velocement­e di noi e ci strappano fette di mercato”, basta “tenere il Paese agli arresti domiciliar­i”. Ora i dati Istat dicono che nel secondo trimestre 2020 (dalla fine del lockdown all’inizio della fase 3), l’italia ha perso il 12,4% del Pil, contro il 13,8 della Francia e il 18,5% della Spagna. Nulla si sa della Svizzera e delle Bahamas, ma basta chiedere a Fontana.

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