LE LINEE GUIDA PER GLI ASILI: LA PAURA FRENA LA SOCIALITÀ
Meglio tardi che mai. Alla fine le linee guida per i nidi e le scuole dell’infanzia sono arrivate. Le avevano invocate i titolari di questi servizi, che spesso riaprono con anticipo rispetto al calendario ministeriale, per andare incontro ai genitori che tornano al lavoro. A dire il vero, il Piano per la ripresa della scuola, presentato a giugno dalla ministra dell’istruzione Azzolina già dedicava un capitolo all’infanzia ma i soliti detrattori avevano iniziato con il mantra del “hanno dimenticato i più piccoli”. Ora abbiamo il documento che servirà ai maestri e agli educatori. Ancora una volta in nome della sicurezza il ministero, con il parere positivo del Comitato tecnico scientifico e della Conferenza Stato Regioni, ha dovuto sacrificare la socialità. Addio alle sezioni che lavorano insieme magari per uno spettacolo: ogni gruppo avrà i suoi docenti e non potrà incontrare i bambini delle altre sezioni. Addio all’utilizzo degli spazi comuni. Addio anche a quei “clandestini” ritrovi tra bambini al bagno: si andrà uno o pochi alla volta. La paura del Covid-19 ha costretto a sacrificare in parte l’elemento essenziale di nidi e infanzia: l’alfabetizzazione relazionale. La musica cambia anche per i genitori: niente capannelli davanti alla scuola (per fortuna). I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore, munito di mascherina.