• Scanzi Ho il piano Salvini
“Conto di tornare qui al Papeete l’anno prossimo come presidente del Consiglio, con ruoli di governo, se gli italiani vorranno, per prendere per mano questa terra e questo Paese”. Lo ha detto Matteo Salvini al Corriere della Sera , e tenuto conto di come non ne indovini mezza da un anno esatto, c’è da sperare che a Palazzo Chigi non lo si veda mai. Dal suicidio del Papeete 2019, apice mondiale dell’insipienza politica, il Cazzaro Verde si è in effetti lanciato a bomba contro se stesso. Sondaggi in picchiata, gaffe a nastro, figuracce come se piovesse: un disastro vero che cammina.
Va però anche ricordato come, in questo Paese, un’occasione la si conceda a tutti. Anzitutto a chi non la merita. Dunque, a Palazzo Chigi, Salvini potrebbe finirci davvero. Oltretutto il governo, al Senato, dipende da nessuno (cioè dal renzismo). Quindi ogni cosa, più che illuminata, è imponderabile. Già: ma se Salvini andasse a Palazzo Chigi, oltre ad ammazzare il Paese e minare dalle fondamenta la democrazia, cosa farebbe? Essendo il politico più banale del globo terracqueo, ipotizzarne le mosse è facile come sconfiggere Marattin a una gara di capelloni. Immaginiamo dunque alcune sue mosse.
- NEGAZIONE SISTEMATICA e perdurante del Covid. Il Coronavirus non esiste ed è solo un’invenzione di Conte, Soros, Bilderberg, Memo Remigi e la Pora Menca. In questo senso, basta con le mascherine e col distanziamento sociale. Tutti potranno muoversi, baciarsi e ammucchiarsi senza limiti, in una sorta di orgia a caso permanente. Per tranquillizzare i più paurosi, si creerà però una task force di esperti scientifici capitanata dal Generale Pappalardo.
- Corsi di heavy metal in Parlamento. Sarà la mossa di Salvini per ridare lustro alla cultura italiana. I più giovani potranno seguire le lezioni di esperti metallari trucidi che, usando gli scranni in Parlamento come palchi di raduni rave, insegneranno alle nuove generazioni come urlare senza senso, berciando fuori sincrono e ansimando con vezzo arditamente diacronico. La preside di tale dottrina sarà ovviamente Giorgia Meloni, che dopo l’intervento clamorosamente acid rock di una settimana fa, ha varcato ogni porta immaginabile della leggenda. Durante tali lezioni, per sentirsi ancora più rock, i giovani studenti potranno allegramente spaccare le chitarre sulla testa di Gasparri. Quasi come Hendrix a Woodstock.
- Il Fatto Quotidiano verrà chiuso con decreto fascio-leghista approvato a maggioranza sovranista. Travaglio verrà mandato al confino, Padellaro in Siberia e io a sculacciare i billi della Val di Chiana. Di contro, l’unica rete autorizzata a diffondere “notizie” sarà Rete4 e Porro assurgerà a Farinacci mediatico del nuovo Dux. Quindi, rispetto a oggi, non cambierà nulla.
- Le pagine social di tutti i non salviniani verranno polverizzate e il moderatore unico di Facebook sarà Calderoli. In questo senso, la password universale per entrare nel proprio profilo sarà un rutto.
- I migranti non esisteranno più.
- La democrazia non esisterà più.
- La Santanchè esisterà ancora.
- La Messa di Natale la celebrerà il doppiamente fallico Capezzone.
- La Marcia su Roma verrà dichiarata Festa Nazionale.
- Dal 24 aprile si passerà direttamente al 26 aprile. - Le librerie imploderanno per disabitudine.
- La Camera verrà spostata a Pontida e il Senato al Papeete.
- Giletti presenterà il “Festival di Salvini”. - Moriremo politicamente tutti.
FANTAPOLITICA LA DEMOCRAZIA E I MIGRANTI SARANNO ABOLITI, AL CONTRARIO DI GASPARRI