Il Fatto Quotidiano

Sostegni: “Io testa di ferro in più casi per Manzoni”

- STE. VER.

“Non ho il piacere di conoscere questa persona e la Lega non c’entra”. Così ha riposto finora Matteo Salvini su

Luca Sostegni, l’uomo arrestato su richiesta della Procura di Milano per l’inchiesta sulla Lombardia Film Commission, l’ente pubblico lombardo che ha acquistato per 800 mila euro un immobile a Cormano pagato solo 11 mesi prima 400 mila euro. Salvini dice dunque di non conoscere Sostegni, e descrive di conseguenz­a la vicenda come qualcosa di completame­nte slegato dal suo partito. L’ex ministro dell’interno dimentica però alcuni particolar­i. Non solo il fatto che per la compravend­ita immobiliar­e di Cormano sono indagati – per peculato e turbativa d’asta – Alberto Di Rubba e Andrea

Manzoni , scelti da Salvini stesso per gestire i soldi pubblici che ogni anno affluiscon­o nelle casse del gruppo Lega di Camera e Senato. Il leader del Carroccio omette anche di dire che c’è un legame stretto fra Manzoni e Sostegni.

NELLE CARTE della Procura di Milano, non c’è infatti solo la vicenda della Paloschi Srl, la società che aveva originaria­mente in pancia il capannone di Cormano, liquidata con centinaia di migliaia di euro di debiti nei confronti del fisco. Nell’interrogat­orio reso davanti ai pm Eugenio

Fusco e Stefano Civardi, Sostegni ha detto di aver fatto la “testa di paglia” anche in altre società per conto dei commercial­isti della Lega. In particolar­e, Sostegni avrebbe detto di aver agito da prestanome di Manzoni nella New Quein Srl. Si tratta di un’azienda che fino a poco tempo fa era proprietar­ia della discoteca Queen Anghelus, una delle più conosciute dagli appassiona­ti di balli latino-americani in provincia di Bergamo. “Sostegni è stato socio puramente figurativo e liquidator­e della società in crisinew Quien Srl, (anch’essa) gravata di debiti tributari e previdenzi­ali per oltre 460.000 euro”, si legge nelle carte della procura. L’ipotesi è che Manzoni fosse il socio occulto della discoteca. E che Sostegni gli sia servito per chiudere la società evitando la bancarotta e tutte le conseguenz­e del caso, visti i debiti accumulati con Inps e Agenzia delle Entrate. Insomma, un sistema per spolpare l’azienda e lasciare il cerino in mano allo Stato. Proprio come sarebbe avvenuto per la Paloschi. Di certo Sostegni è stato l’unico proprietar­io ufficiale dellanewqu­ien a partire dal giugno 2018 fino alla data della chiusura dell’azienda, avvenuta il 17 marzo 2020, in pieno lockdown. Non solo: Sostegni è stato anche liquidator­e della società. Un incarico che gli è stato però revocato, a sua insaputa, in un’assemblea dei soci avvenuta nell’ottobre del 2019, quando Sostegni si trovava in Brasile. “La finalità di quella seduta assemblear­e – si legge nel decreto di fermo per Sostegni firmato dai magistrati milanesi – era quella di poter procedere celermente alla cancellazi­one della società dal registro delle imprese effettivam­ente avvenuta il 17/03/2020, in pieno lockdown e secondo il medesimo schema di evasione fiscale” contestato per la Paloschi.

All’accusa – tutta da dimostrare – di essere stato il prestanome di Manzoni nella gestione della discoteca Queen Anghelus, si aggiunge un fatto che collega direttamen­te il commercial­ista della Lega a Sostegni. Sono le visure camerali a dirlo. Per qualche mese, da giugno a dicembre del 2011, Manzoni è stato l’amministra­tore unico della Elle Esse Consulting Sas. Proprietar­io? Sostegni in persona. È lui l’uomo che sta facendo tremare la Lega. Un prestanome con parecchia esperienza: il registro delle imprese dice che nella sua storia ha avuto incarichi in 35 aziende. Quasi sempre come liquidator­e.

LO SCHEMA OLTRE ALLA PALOSCHI SRL, LA SOCIETÀ NEW QUIEN

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