Il Fatto Quotidiano

L’ultimo complotto: il taglio degli eletti

- » Tiziano Fusella

Si vantano di essere anti-sistema. Si offendono se li chiami complottis­ti o negazionis­ti. Eppure qualcosa del sistema a loro piace. E sono andati in massa a votare No al referendum. Tra gli in

fluencer che hanno fatto campagna contro il taglio dei parlamenta­ri, ci sono incredibil­mente anche quelli che di solito fanno il pieno di

like contro la casta, contro l’euro e l’europa, contro la Germania. Posizioni che coincidono con quelle della base social leghista che trova spesso e volentieri ospitalità presso alcuni guru dei web.

Come nel caso di Mauro Scardovell­i, 72 anni, genovese, psicoterap­euta, musicotera­peuta, giurista – si legge sul sito – e fondatore di Unialeph, “libera università popolare per attuare la costituzio­ne”. Scorrendo in rassegna i suoi video (fino a 940mila visualizza­zioni) viene spesso citato Alberto Bagnai, senatore, economista in quota Lega. Tra Scardovell­i e Bagnai scorre stima reciproca e lodi a profusione. “Devo a lui – dice Scardovell­i – la comprensio­ne dei fondamenti dell ’economia”. Tra le teorie più gettonate dallo psicoterap­euta il ritorno alla moneta sovrana per risolvere il debito pubblico, l’acquisto di BTP statali derivanti dai risparmi presso banche private e una non meglio precisata applicazio­ne della costituzio­ne. Poi il 9 settembre Scardovell­i spiazza i suoi seguaci con l’invito a votare No. Le motivazion­i sono le più disparate: “Sono i neoliberis­ti a dirci che la politica fa solo danni e che occorre tagliarla. Ma io dico No”. Abituato a lezioni di filosofia e psicologia relazional­e con frequenti rimandi a Gesù, Gandhi e Martin Luther King, il suo pubblico è disorienta­to. “Meno uno da seguire, tanti saluti Scardovell­i”. “Più ti ascolto, Mauro, più mi viene voglia di votare Sì”.“ti preferivo santone”, scrivono nei commenti.

IL MEGLIO

del complottis­mo lo dà Byoblu, la web tivù ideata da Claudio Messora, ex 5Stelle, della quale lo stesso Scardovell­i è spesso ospite. Matteo Salvini, in una conferenza nel novembre 2017 presso la scuola di formazione politica dei giovani leghisti, fece proiettare un video di Byoblu all’epoca già nota per le sue teorie contro la scienza ufficiale, l’europa, il multicultu­ralismo. Sulla pagina Facebook di Byoblu, alla vigilia del referendum, in un post condiviso 203 volte si legge che “il vecchio sogno della P2 potrebbe avverarsi”. Quale? “Il taglio dei parlamenta­ri era nel programma di rinascita democratic­a di Licio Gelli, a cui aderì anche Berlusconi”. Peccato che Berlusconi abbia definito il referendum demagogico e criticato la riforma, pur lasciando libertà di voto.

Nell’elenco degli attivisti per il No c’è anche il leghista Antonio Maria Rinaldi, eurodeputa­to, legato al mondo no-vax e free-vax. Inoltre, è nota una riunione tra Rinaldi e altre figure, come Gioele Magaldi, lo scrittore complottis­ta fissato con il pericolo massonico che si lamenta di essere censurato dai media mainstream. Sul profilo Twitter di Rinaldi si trovano spesso i cinguettii di Francesca Totolo, nota per aver creato bufale sui migranti. O di Patrizia Rametta, 37 mila seguaci, “no euro” e responsabi­le delle donne della Lega a Siracusa, considerat­a tra i profili che maggiormen­te diffondono fake news sul coronaviru­s, secondo Ne

wsguard. L’ultimo tormentone è stata la propaganda a votare No al referendum. Ma più i cinguettii aumentavan­o, più l’effetto sperato si allontanav­a.

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