Il Fatto Quotidiano

Bancarotta Tor di Valle, chieste due condanne

- SAUL CAIA

QLA BANCAROTTA

dell’ippodromo Tor di Valle Srl, un buco da 22 milioni di euro nel 2013, sarebbe stata fraudolent­a. La Procura di Roma ha chiesto la condanna a cinque anni per Gaetano Papalia e tre anni per il fratello Umberto, soci della Sais Spa e amministra­tori dell’ippodromo. I Papalia avrebbero architetta­to una serie di operazioni per spogliare dai debiti la Sais e passarli alla Ippodromo, in modo da distrarre il patrimonio, eludere le imposte e poter cedere i terreni, dove sarebbe dovuto sorgere lo stadio della Roma, alla Eurnova di Luca Parnasi. Chiesti 2 anni e otto mesi per Mario Ciccozzi (liquidator­e della società Ippodromo) e Michele Saggese (amministra­tore unico Sais).

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