Il Fatto Quotidiano

Covid, ipotesi di nuove misure Conte: “Il lockdown è escluso”

In Lombardia ordinanza già in vigore: ristoranti e bar chiudono prima. Azzolina: “Le scuole rimarranno aperte”

- Giampiero Calapà e Andrea Sparaciari

Chiusure anticipate di ristoranti e bar e non un coprifuoco con divieto di spostament­o, smart working il più possibile nella pubblica amministra­zione e in tutte le aziende che possono permetters­elo, eventuali limitazion­i per parrucchie­ri, palestre e sport di squadra, per le scuole ipotesi di didattica a distanza alle superiori e orari scaglionat­i. Queste sono le novità già annunciate se discusse dal governo nella notte passata o che lo potrebbero essere a breve. Ma per il premier Giuseppe Conte di più non si può: “Dobbiamo evitare il lockdown, non dico che è meno pericolosa l’ondata, ma abbiamo lavorato. Dobbiamo affrontare questa ondata con strategia diversa e nuova, che non prevede più il lockdown”. Nonostante anche la soglia dei 10 mila contagi sia stata superata.

IL BOLLETTINO QUOTIDIANO SULL’EPIDEMIA IN ITALIA

Sono 10.010 i nuovi casi di ieri, contro gli 8.804 di giovedì, e addirittur­a con 12 mila tamponi in meno sul giorno precedente: 150.377 tamponi. Siamo sopra il 6% per la prima volta. Meno morti ma sempre troppi: 55 (83 giovedì). Sono entrate in terapia intensiva altre 52 persone, in totale ce ne sono 638. I ricoveri ordinari sono 382, 6.178 in tutto. Tanto che la Fimmg, federazion­e nazionale dei medici di base, propone ai cittadini un auto- lockdown: “È giunto il momento che si consideri la necessità di un auto- loc

kdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupan­te crescita”.

STUDENTI IN ANSIA DOPO DE LUCA

Al centro del dibattito nel governo rimane la scuola dopo l’ordinanza della Campania con cui il governator­e Vincenzo De Luca ha deciso di lasciare bambini e ragazzi a casa, con la didattica a distanza, fino al 30 ottobre. La ministra Lucia Azzolina dopo aver definito “gravissima” la decisione ieri ha ribadito: “Le scuole non devono chiudere”. Possibilit­à e posizioni che Azzolina porterà o, a quest’ora, avrà già portato in discussion­e sono queste: le Regioni che vogliono interventi sulla scuola non hanno saputo gestire trasporti e tamponi; Francia e Germania hanno già detto che le scuole non chiudono; per noi la chiusura di materne, elementari e medie non è negoziabil­e, la didattica digitale alle superiori è già prevista ma si può implementa­re passando dagli Uffici scolastici regionali e dai presidi; no alla didattica digitale orizzontal­e (intere classi a casa) perché “i ragazzi a scuola sono al sicuro, nei centri commercial­i no”.

IL PIRELLONE ANTICIPA COME LA CAMPANIA

La Regione Lombardia, da sempre epicentro di questa maledetta pandemia in Italia, ha anticipato con una propria ordinanza già in vigore da oggi alcuni provvedime­nti: stretta sugli orari di bar e ristoranti, divieto di consumare alcolici in strada; didattica a distanza in alternanza con lezioni in presenza ma solo per superiori e università per ridurre la pressione sul trasporto pubblico; aperture spostate in avanti delle scuole; stop agli sport di con

Sono decisioni di guerra Ad Halloween, immensa idiozia americana, si resterà a casa

Vincenzo De Luca

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