La pazza idea di Erdogan: estromettere il partito curdo
Questa volta il Sultano di Ankara, Recep Tayyip Erdogan, sembra stia davvero per raggiungere l’obiettivo che si è posto fin dal 2015: mettere fuorilegge ed estromettere dal parlamento il Partito Democratico dei Popoli filo curdo ( HDP) che nelle elezioni di sei anni fa aveva superato la soglia del 10 per cento entrando così nell’aula di Ankara. Appoggiato dai membri del partito alleato, gli ultra nazionalisti del MHP, noti anche come Lupi Grigi, “il governo ha in programma di chiudere il Partito filo curdo”, ha confermato Cahit Ozkani, vice presidente del parlamento nonchè esponente di punta del partito della Giustizia e Sviluppo (AKP, fondato dall’attuale presidente della Repubblica Erdogan) ininterrottamente alla guida dell’esecutivo dal 2003. Il governo del presidente Erdogan e i suoi alleati nazionalisti hanno sempre denunciato L’HDP di legami con il fuorilegge Partito dei lavoratori del Kurdistan ( PKK, fondato da Ocalan). Accuse che si sono intensificate dopo che Ankara ha affermato che i 13 cittadini turchi catturati e uccisi in Iraq il mese scorso sono stati vittime di un’imboscata dei guerriglieri del PKK, dal 2013 parzialmente stabilitisi sulle montagne del Kurdistan iracheno e nella città yazida di Sinjar (sempre in Iraq) e a Kobane, in Siria, per combattere contro l’isis. I Lupi Grigi dalla scorsa legislatura sono complici di Erdogan anche per quanto riguarda la richiesta di reprimere e incarcerare non solo i parlamentari ma anche i tanti sindaci e funzionari regionali del partito filo curdo. Il primo tra le centinaia e centinaia di membri e sostenitori dell’hdp a finire in carcere, dopo essere stato sollevato dall’immun ità parlamentare, è il fondatore e leader del partito, l’avvocato curdo Selahattin Demirtas. Il parlamentare si trova dietro le sbarre dal 2016 sulla base di accuse prefabbricate tanto che la Corte Europea l’a nno scorso aveva intimato alla Turchia di rilasciarlo assieme ad altri oppositori. Il presidente ieri ha sottolineato che la Turchia amplierà le operazioni transfrontaliere contro i militanti curdi dopo l’uccisione dei turchi nel nord dell’iraq.