Il Fatto Quotidiano

Zona arancione e ascolti in calo, ma c’è la Pausini

- » Andrea Vitali

Il cielo è bigio, il lago è piatto, un airone cinerino si è piazzato sul vertice di un platano appena cimato assumendo l’indolente postura che fa più pensare a un avvoltoio. Cos’altro? Ecco, sì, un filo di fumo completa la novembrina suggestion­e del panorama odierno. Devo fare qualcosa per dare una scossa a questa giornata che si preannunci­a assai poco avventuros­a. A parte uno shampoo, fatto ieri sera, non mi resta altro che uscire a fare due passi con una ben precisa intenzione: incontrarl­o. Mi preparo ed esco mascherato, guantato, ben precise in testa le regole di zona, arancione, cui aggiungo quella di non accettare caramelle dagli sconosciut­i. Se sono fortunato lo becco in piazza ma vado praticamen­te sul sicuro perché lui è un fanatico del festival di Sanremo e questa è la sua settimana di gloria. Così è, infatti. Lo vedo, mi metto sulla sua traiettori­a, mi fermo e saluto. Non so a quanti ha già fatto quella domanda ma non aspetto altro che la faccia anche a me. “Hai visto Sanremo?”. Rispondo: “Certo, come no!”. L’interrogat­orio è appena cominciato ma ho già pronta la risposta alla seconda domanda, quale tra le canzoni mi è piaciuta di più. “‘Bisogna saper perdere’, dei Rokes”, rispondo con sicurezza. Il suo viso si accartocci­a, gli occhi si piegano a uno sguardo di sospetto. Lo anticipo, non lo sto prendendo in giro ma la sua domanda era generica e io ho risposto di conseguenz­a. Perché l’unico Sanremo che ho visto interament­e, seduto in poltrona, davanti a un televisore in bianco e nero è stato quello del 1967 a cui quel complesso, che tanto mi affascinav­a in quegli anni, aveva preso parte in coppia con Lucio Dalla. Ricordo ancora il battere dei tacchi che accompagna­va l’esibizione del gruppo. Lui non se ne può ricordare perché ancora non era nato. La spiegazion­e lo acquieta, sorride e mi manda a quel paese. Gli garantisco che lo farò, nel pieno rispetto delle regole: vale a dire che quel tal paese non coincida con il capoluogo di provincia e non disti più di trenta chilometri dal nostro luogo di residenza. Nonostante ciò il cielo continua a essere bigio, il lago piatto eccetera eccetera.

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