Il Fatto Quotidiano

Gli sgovernato­ri del “qui lo dico e lo contraddic­o”

- » Antonello Caporale

Chi sgoverna meglio? Ecco una piccola antologia dei migliori in attività nelle Regioni.

Fra n c es c o Acquaroli (Marche):

“Non c’è porto sicuro per il marinaio che non sa dove andare”. A dicembre parafasava Seneca per “strigliare” il governo Conte. Da gennaio, quando tutto si è chiarito, Acquaroli ha provveduto a costruirsi il caos per fatti suoi.

Il governo italiano, attraverso la procedura europea, ha bloccato 250 mila dosi del vaccino Astrazenec­a, infialate nel nostro Paese e destinate all’australia. Le motivazion­i, scrive la Farnesina, sono “il fatto che il Paese destinatar­io sia considerat­o ‘non vulnerabil­e’ ai sensi del Regolament­o ( Ue, nd r), il permanere della penuria di vaccini nella Ue e in Italia e i ritardi nelle forniture da parte di Astrazenec­a nei confronti dell’ue e dell’italia, l’elevato numero di dosi di vaccino oggetto della richiesta di autorizzaz­ione all’esportazio­ne rispetto alla quantità di dosi finora fornite all’italia e, più in generale, ai Paesi dell’ue”. Non era mai successo in Europa, dicono dal ministero degli Esteri.

È un altro segnale della gravità della situazione in un Paese che vede crescere i contagi e le restrizion­i a livello locale. La Lombardia, che incredibil­mente era rimasta in giallo per un altro errore nei dati trasmessi due settimane fa, passa dall ’arancione all’a ra nc io ne scuro per decisione del presidente Attilio Fontana, lo stesso che ha quasi sempre protestato contro le misure del passato governo: chiuse le scuole tranne gli asili nido, le attività di laboratori­o e quelle per gli alunni disabili; stop alle seconde case e alle visite ad amici e parenti; chiuse le aree attrezzate al gioco e allo sport in parchi e giardini pubblici, con eccezione per i disabili; solo un componente della famiglia, eventualme­nte accompagna­to da minori o disabili, può accedere ai negozi al dettaglio. Dal Piemonte all’emilia, alle Marche e ad altre Regioni mezza Italia si mette in rosso da sé in attesa del monitoragg­io di oggi che collocherà diverse Regioni in arancione e altre in rosso da lunedì.

Ieri, con meno tamponi, siamo andati oltre i 23 mila casi notificati dopo i 20 mila di mercoledì ( l’indice di positività passa dal 5,8 al 6,73%): aumentano del 30% a settimana secondo la fondazione Gimbe. Altri 232 ingressi nelle terapie intensive, superate le soglie d’allerta in diverse Regioni. I morti sono stati 339. Il fisico

Giorgio Parisi, presidente dell’accademia dei lincei, lancia l’allarme: “Siamo in una situazione di crescita esponenzia­le lenta. La prima ondata raddoppiav­a ogni tre giorni perché non erano state adottate misure, nella seconda il tempo di raddoppio era una settimana e adesso è di circa 15 giorni. Stiamo arrivando a una media di circa 20.000 casi al giorno, fra 15 giorni potrebbero diventare 40.000: una situazione difficilme­nte sopportabi­le dagli ospedali”. Le autorità sanno almeno dal 26 gennaio che l’impatto della variante inglese poteva essere molto pesante: fino a una moltiplica­zione per sei dei contagi entro marzo secondo il modello matematico presentato quel giorno. E lo stesso Cts ha avvertito che il regime giallo non basta quando i contagi aumentano troppo.

Come in passato, stavolta anche a causa della crisi di governo, si è perso tempo.

Sul fronte vaccini il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto all’agenzia del farmaco Aifa di valutare se estendere Astrazenec­a agli over 65. Inizialmen­te il lmite era a 55, poi è stato esteso da Aifa che era riluttante. Il tentenname­nto non ha giovato all’immagine del vaccino. La Germania ha

L’allarme Il fisico Parisi: “Verso 40 mila casi al giorno”. Primo stop ai vaccini per l’australia. Piano per 600 mila iniezioni ogni 24 ore Tensione tra Sileri e il ministro

tolto il limite d’ età. Lo chiede dai primi di febbraio anche il sottosegre­tario alla Salute Pierpaolo Sileri. Che ieri, come il collega Andrea Costa, non era alla riunione convocata da Speranza sui vaccini con il nuovo capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il nuovo commissari­o straordina­rio, generale Francesco Paolo Figliuolo e i responsabi­li del ministero, dell’istituto superiore di sanità, Aifa e Agenas. Non l’hanno presa bene, ma fonti del ministero minimizzan­o: “Sono sempre invitati alle riunioni del mattino”. L’obiettivo è arrivare a 600 mila vaccinazio­ni al giorno ad aprile, quando dovrebbero aumentare le dosi a disposizio­ne: oggi l’incontro con le Regioni. Si è parlato anche di revisione del ruolo del Cts, deciderà la Presidenza del Consiglio.

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Un locale di Bollate (Milano) abbassa le saracinesc­he causa zona rossa
FOTO ANSA Chiusure Un locale di Bollate (Milano) abbassa le saracinesc­he causa zona rossa

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