Lombardia L’ennesima figuraccia della Regione sui vaccini per over 80
GENTILE REDAZIONE, scrivo per segnalare le mie rimostranze alla Ats di Milano in merito alla vaccinazione di mia mamma Elvira, 84 anni, paraplegica, diabetica e con piaga da decubito cronica. Riterrei che abbia diritto alla vaccinazione, e così dice il suo medico di famiglia, il dottor Giordano. A oggi, dopo avere effettuato la registrazione online, non andata a buon fine per errore della piattaforma nell’invio dell’sms, non abbiamo alcuna notizia per la prenotazione o sui tempi della vaccinazione. Ed Elvira non ha ancora nemmeno ricevuto l'sms di scuse da Regione Lombardia.
PAOLO FERRI
GENTILE SIGNOR FERRI, mi perdoni, ma tocca dirle che sua mamma Elvira tutto sommato è stata fortunata a non aver ricevuto ancora l’appuntamento per il vaccino. È un paradosso, ma poteva andarle peggio. Per esempio Regione Lombardia avrebbe potuto mandarle l’sms di convocazione alle 23.45 di sera per un vaccino fissato alle 10 del mattino dopo. Oppure avrebbe potuto convocare sua mamma in un centro vaccinale a 40 km di distanza da casa sua. Sta succedendo anche questo, tanto che da giorni si vedono “sciami” di vecchietti imboccare la tangenziale (magari passando davanti a due hub vaccinali) per poter raggiungere il centro loro assegnato. Magari a Bollate, comune da due settimane blindato in zona rossa… Sui circa 720.000 over 80 presenti in Lombardia, sono almeno 400.000 quelli che ancora attendono l’agognato sms o ne hanno ricevuto uno di scuse da parte della Regione. L’unica speranza è che questa ennesima inefficienza possa essere sanata dalla nuova piattaforma online per le prenotazioni fornita gratuitamente da Poste Italiane al Pirellone. Dovrà sostituire quella concepita (male) e gestita (peggio) da Aria. La piattaforma di Poste – già usata senza problemi da molte Regioni – la Lombardia non l’aveva voluta: “Facciamo da noi con la nostra società partecipata”, avevano detto i vertici leghisti, ansiosi di dimostrare che quando il lumbard ci si mette, nulla può andare storto. Ora che tutto ciò che poteva andare male è andato male corrono ai ripari. Peccato che per quella piattaforma tanto inefficiente anche i 720.000 vecchietti lombardi abbiano pagato ad Aria 22 milioni di euro.