Il Fatto Quotidiano

Digos e terrorismo, Giannini nuovo capo della Polizia

- A. MAN.

Si è fatto le ossa gestendo con equilibrio le turbolente piazze romane degli anni 90, poi ha coordinato le indagini che nel 2003 hanno chiuso la breve sanguinosa stagione delle nuove Brigate rosse, responsabi­li degli omicidi dei giuslavori­sti Massimo D’antona e Marco Biagi e del poliziotto Emanuele Petri. Da allora il prefetto Lamberto Giannini, nominato ieri capo della Polizia di Stato, ha diretto la Digos della capitale, l’antiterror­ismo e la polizia di prevenzion­e, mettendo a segno significat­ive operazioni come l’arresto di un uomo che aveva tentato di farsi esplodere nella metropolit­ana di Londra nel 2005 e degli estremisti che volevano attentare al G8 della Maddalena.

Romano, 57 anni, laureato in legge, in polizia dal 1989, Giannini prende il posto di Franco Gabrielli che vent’anni fa era il suo capo alla Digos di Roma e nei giorni scorsi ha assunto l’incarico di sottosegre­tario delegato ai Servizi segreti e consiglier­e per la sicurezza del presidente del Consiglio. Le due carriere sembrano quasi inseguirsi. Solo il 2 gennaio scorso Gabrielli aveva chiamato Giannini a capo della sua segreteria al Viminale. Entrambi hanno la sensibilit­à e la profession­alità per affrontare le eventuali tensioni sociali legate alla crisi indotta dalla pandemia.

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