Il Fatto Quotidiano

È tornata l’anima

- » Marco Travaglio

Agrande richiesta, mentre cominciava­mo a domandarci che fine avesse fatto, è tornata l’ “anima”. Quella che il governo Conte- 2 non aveva, sprovvisto com’era anche di “vis io ne ”. Ce lo ricordavan­o ogni giorno Repubblica, Stampa ed espresso : non sapendo che altro imputare a un buon governo che se l’era cavata benino come apripista dell’europa sulla pandemia, lo picconavan­o quotidiana­mente per spalancare la strada alla Superlega dei Migliori. Dài e dài, alla fine l’hanno ottenuta. Il governo che ha riportato al potere la Lega e B. Il governo che “accelera”, in alta uniforme, sui vaccini (infatti ne fa la metà di Francia e Germania, mentre prima l’italia le batteva entrambe). Il governo del “Draghi riapre l’italia” ( La Stampa), peraltro mai chiusa dal maggio 2002. Il governo che ci regala un bel condono fiscale. Quindi verrebbe da dire: l’avete cercata tanto, l’anima, e finalmente l’avete trovata. Solo che è quella di Salvini: ciucciàtev­ela e state sereni. Invece no, non sono ancora soddisfatt­i. Continuano a cercarla nei 5Stelle e in Conte, dopo averci raccontato per anni che i 5Stelle erano morti e aver celebrato tre mesi di esequie al putribondo Giuseppi.

Sulla stessa Repubblica­che si è spesa allo spasimo prima per evitare che il Conte-2 nascesse (“Elezioni subito, ma c’è chi dice no”, il titolo dopo la crisi del Papeete, agosto 2019) e poi per 15 mesi perché defungesse, Ezio Mauro si dispera per “I grillini senz’anima”. Ma non erano morti? Che senso ha cercare l’anima se non c’è più il corpo? Niente: Mauro non si dà pace perché Conte, con i suoi celebri “deficit di democrazia e trasparenz­a” (vuoi mettere invece Draghi che si riscrive il Recovery aumma aumma con un paio di tecnici), ha detto che il M5S resterà “né di destra né di sinistra”. E questa sarebbe “una scelta di disimpegno” e di “neutralità”, come se non fosse uno splendido impegno e una scelta di campo tenersi a debita distanza dalla finta destra e dalla finta sinistra che hanno sgovernato per 25 anni. Ora “Letta deve ridiscuter­e le motivazion­i e le prospettiv­e di un’intesa”, almeno finché i “grillini” non presterann­o solenne giuramento di sinistrism­o. Uno potrebbe domandare: ma perché, Letta è di sinistra? Solo l’altra sera ha detto in tv tutto giulivo che “nel governo andiamo più d’accordo coi forzisti che con i nostri alleati”. Del resto, quand’era premier, ci governava felicement­e. Forza Italia è per caso diventata di sinistra? Bisogna abbracciar­e il Caimano (senza offesa), per avere un’anima e una visione? E, già che ci siamo: che “anima” c’è nell’allentare le restrizion­i con 3- 400 morti al giorno, in base a un “rischio calcolato” sulla loro pelle da Salvini? A parte l’anima de li mortacci nostri, si capisce.

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