Il Fatto Quotidiano

Vaccinati, guariti e negativi Pass viaggi al vaglio del Cts

- » Alessandro Mantovani

Contano di fare presto, in un mese, anche prima del “green pass europeo” promesso dal commissari­o Ue Thierry Breton per il 1° giugno e destinato a consentire i viaggi tra i Paesi dell’unione. Puntano a un pass digitale, caricato sulla tessera sanitaria o su apposita card, e già tremano le gambe pensando al flop di Immuni. Ieri a Palazzo Chigi c’è stata una riunione dei tecnici della Presidenza del Consiglio, della Salute, del Mef, ma anche del nuovo ministero dell’innovazion­e tecnologic­a e Transizion­e digitale; oggi ne discuterà il Comitato tecnico scientific­o.

Al pass avranno diritto i vaccinati, gli ex positivi negativizz­ati o guariti con certificaz­ione medica, i titolari di tampone negativo eseguito nelle precedenti 48 ore. Si discute anche della possibile gratuità del test, sollecitat­a dal M5S e dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che ne ha parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza. La card servirà a spostarsi tra le regioni rosse o arancioni, dovrebbe essere possibile dai primi di maggio secondo il nuovo decreto legge che il governo discuterà domani, ma forse anche per accedere a eventi culturali o sportivi e locali. All’inizio, ovviamente, si partirà con un pass cartaceo: certificaz­ione o autocertif­icazione. I movimenti tra regioni gialle dovrebbero invece essere consentiti dal 26 aprile, lunedì prossimo, giorno in cuimario Draghi ha promesso il ritorno al giallo che era stato abolito ai primi di marzo per far fronte ai maggiori contagi dovuti alla variante inglese ormai prossima al 100% dei nuovi casi. Sono almeno 11 le Regioni che puntano al giallo perché hanno Rt sotto 1 e rischio definito basso o moderato: Abruzzo, Emilia-romagna, Friuli-venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto, più le province autonome di Trento e Bolzano. Si vedrà con il monitoragg­io di venerdì. Lo stesso decreto dovrebbe prorogare al 31 luglio lo stato d’emergenza in vigore dal 30 gennaio 2020, che altrimenti scadrebbe il 30 aprile cancelland­o la struttura commissari­ale e i suoi provvedime­nti. Lo smart working semplifica­to potrebbe essere prolungato fino a settembre.

IL Decreto consentirà, in zona gialla, la riapertura di bar e ristoranti solo all’aperto ma, per la prima volta da novembre, fino alle 22. Dopo quell’ora rimane il divieto di circolazio­ne. Il Cts esaminerà oggi i protocolli per queste riaperture: le Regioni propongono un metro di distanza tra le persone sedute a tavoli diversi; fino a 2 metri nei locali al chiuso che dovrebbero riaprire il 1° giugno secondo la road map faticosame­nte approvata venerdì scorso dalla cabina di regia ministeria­le.

L’altra novità immediata sarà la scuola: lezioni in presenza per tutti negli istituti di ogni or

Riaperture Le Regioni temono le scuole al 100%: ipotesi di lezioni all’aperto Dal 1° giugno dentro i locali due metri di distanza

dine e grado delle regioni gialle e arancioni; fino alle scuole medie in zona rossa, dove alle superiori saranno ammessi solo tra il 50 e il 75% degli alunni e gli altri faranno didattica a distanza. I problemi con i trasporti difficilme­nte saranno risolti. Diverse Regioni non vogliono troppi ragazzi a scuola, come ha ribadito il neo presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimilia­no Fedriga, e oggi si confronter­anno di nuovo con il governo. Draghi non intende arretrare sulla scuola, c’è l’ipotesi di lezioni all’aperto in alcune circostanz­e.

Infine, da lunedì 26, riaprirann­o non solo i musei, come nelle vecchie zone gialle, ma anche cinema, teatri e altri spettacoli, per i quali il Cts ha

già validato venerdì i protocolli promossi dal ministro della Cultura, Dario Franceschi­ni. Saranno ammessi nelle sale al chiuso fino a 500 spettatori, ma comunque non oltre il 50% della capienza, fino a mille all’aperto ma senza superare il 25% dei posti. Le stesse regole varranno per gli stadi e gli eventi sportivi in genere. Sono allo studio linee guida per gli eventi speciali come gli Europei di calcio (il governo si è impegnato con la Uefa per consentire l’accesso di circa 17 mila persone all’olimpico di Roma, il 25% della capienza appunto, in occasione delle quattro partite ospitate dal nostro Paese a partire da Italia-turchia dell’11 giugno) e gli Internazio­nali di tennis al Foro italico, eventualme­nte con ingressi riservati ai possessori della “green card”. Dal 26 aprile tornano il calcetto e gli sport di contatto all’aperto e senza uso degli spogliatoi, secondo protocolli in attesa di validazion­e del Cts. La road map del governo prevede poi dal 15 maggio la riapertura delle piscine all’aperto e degli stabilimen­ti balneari, dal 1° giugno delle palestre e di bar e ristoranti a chiuso, dal 1° luglio di fiere, congressi, terme e parchi tematici.

 ??  ??
 ?? ANSA / LAPRESSE ?? Assembrame­nti Via del Corso, Roma, il 10 aprile. A sinistra, Matteo Salvini. A fianco, Mario Draghi
ANSA / LAPRESSE Assembrame­nti Via del Corso, Roma, il 10 aprile. A sinistra, Matteo Salvini. A fianco, Mario Draghi
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy