L’INCHIESTA DAL LUSSEMBURGO E ALLE LEGHE REGIONALI
Mentre i magistrati di Milano stanno stringendo il cerchio sul caso della Lombardia Film Commission e sui commercialisti di area Lega, la Procura di Genova indaga sulla sparizione originaria dei 49 milioni di euro. I filoni aperti nel capoluogo ligure sono due: uno riguarda la pista che porta a un investimento finito in Lussemburgo e transitato attraverso la Banca Sparkasse di Bolzano; l’altro una trentina di movimenti sospetti che, nel periodo successivo alle dimissioni dell’ex tesoriere Francesco Belsito, hanno svuotato i conti del Carroccio, e in molti casi sono passati attraverso il finanziamento alle leghe regionali.
L’attenzione degli inquirenti sul Granducato si accende nel gennaio del 2018, a seguito di una segnalazione dell’antiriciclaggio di Bankitalia. L’operazione sospetta riguarda due movimenti: il primo parte da Sparkasse (che ha sempre sostenuto che quei fondi fossero propri) e finisce su un fondo lussemburghese; il secondo è movimento di ritorno di 3 milioni che rientrano in Italia. A insospettire gli inquirenti è la corrispondenza con due date: in quel periodo la Guardia di Finanza ha appena congelato i fondi leghisti, a seguito della condanna di Belsito; e in primavera si avvicinano le elezioni. Alle indagini è allegata anche un’intercettazione di due ex dirigenti della banca altoatesina.
Il secondo filone, più recente, ha messo nel mirino il passaggio dalla gestione finanziaria unica alla progressiva autonomia delle leghe regionali. Tra le operazioni sotto inchiesta c’è una donazione da 1 milione di euro al comune di Bondeno, paese ad amministrazione leghista, per la ricostruzione di una scuola dopo il terremoto che colpì l’emilia. Il sospetto è che il costo dei lavori sia stato gonfiato.