Dal M5S al Diritto civile: Conte torna prof. per un giorno
Da un contratto all’altro. Ma stavolta non è quello che lega il M5S alla piattaforma Rousseau che tanto sta facendo dannare il nuovo leader: per un giorno Giuseppe Conte mette da parte le beghe interne al Movimento e riprende in mano il manuale di Diritto Privato (in gergo studentesco “il Torrente” dal nome dell’autore) per tornare tra i banchi dell’università di Firenze e spiegare ai suoi studenti la nozione generale di “contratto” del codice civile. Conte, che tra pochi giorni scioglierà la riserva e diventerà leader del M5S, dopo la lectio
magistralis del 26 febbraio sul tema della pandemia, per la prima volta ieri è tornato a insegnare quella che era la sua materia accademica prima di diventare premier nel 2018. Ieri mattina è stato invitato come ospite nel corso magistrale di Diritto Privato dal professore Vincenzo Putortì che lo ha introdotto ai 30 studenti presenti nell’aula del polo delle Scienze sociali di Novoli (Firenze) e agli oltre 250 collegati via web: “Con questa lezione diamo il bentornato all’università di Firenze al professor Conte” ha introdotto il professor Putortì che poi si è detto “onorato” della presenza dell’ex premier ringraziandolo per “il lavoro fatto da presidente del Consiglio in uno dei momenti più difficili degli ultimi 70 anni”.
Conte, collegato via Zoom dalla sua casa romana, lo stesso sfondo con cui negli ultimi giorni si era mostrato ai gruppi parlamentari del M5S, ha fatto una breve introduzione dicendosi “contento di riprendere il contatto, seppur virtuale, con studenti e studentesse del primo anno”. Poi l’ex premier, che spiegava seguendo il manuale, per quasi due ore ha parlato del concetto di “contratto” partendo dall’articolo 1321 del codice civile. Conte si è soffermato anche sul confronto tra la contrattualistica italiana e quella di Germania e Francia. La lezione si è prolungata fino alle 14.20 e, visto che alle 14.30 ne sarebbe iniziata un’altra, gli studenti non hanno avuto il tempo per fare domande all’ex premier, che comunque non ha fatto alcun accenno alla sua esperienza da presidente del Consiglio o alla sua nuova avventura da leader del M5S.
EPPURE IERI non era un professore come gli altri. Tutti lo conoscevano soprattutto per il suo ruolo pubblico tant’è che, racconta chi era in aula, l’attenzione degli studenti è stata particolarmente alta. E tra i suoi studenti c’è anche chi gli dà consiglio sul suo futuro: “In questo anno ho visto quanto si è impegnato da premier per combattere il Covid e gli consiglio di restare in politica – dice Daria, studentessa pugliese – come professore è preciso ma freddo, come politico funziona di più”. Fino a giugno, Conte avrebbe in programma di fare altre lezioni come co-docente per un totale di 40 ore, ma è molto probabile che quella di ieri sia una delle sue ultime volte all’università di Firenze prima di tornare a vestire i panni del politico e chiedere un altro periodo di aspettativa. Nei prossimi giorni, forse già entro la settimana, l’ex premier dovrebbe definitivamente presentare il suo piano come leader del M5S sciogliendo i nodi che agitano la base e i parlamentari delmovimento tra cui il rapporto con Rousseau. Dopo la sentenza del Tribunale di Cagliari, il M5S potrebbe doversi dotare di un organo collegiale e un’ipotesi per eleggerlo sarebbe quello di pagare la singola votazione alla piattaforma.
SEGRETERIA L’IPOTESI DEL VOTO A PAGAMENTO SU ROUSSEAU