Qualche considerazione sugli esami di maturità
Il ministero ha diramato la griglia di valutazione per l’esame di Stato e ha disposto che le scuole pubblicizzino i caratteri salienti del lavoro svolto: si può valutare la razionalità della programmazione scolastica. La griglia ha cinque paragrafi: il primo riguarda le materie d’insegnamento, gli altri quattro indicano le qualità intellettive e operative che gli studenti devono dimostrare (capacità/abilità). Il ministero non ha semplicemente costituito la relazione strumenti/risultati, ha anche indicato la strategia educativa che deve essere adottata. Il primo punto della griglia, infatti, sviluppa il concetto di disciplina: da statico a dinamico. Il sapere depositato nei sacri testi deve essere affiancato dai metodi che ne hanno permesso la conquista; i metodi disciplinari, a loro volta, sono inscindibili dai problemi su cui sono applicati. Una dilatazione necessaria perché la lezione cattedratica non è funzionale allo sviluppo delle capacità indicate, perché richiama la sovrapponibilità dei metodi disciplinari con i processi con cui le capacità si manifestano; perché implica l’uso costante dei laboratori in cui si affrontano in gruppo i problemi che hanno costellato l’evoluzione delle discipline; perché i metodi disciplinari non si possono insegnare, si apprendono applicandoli. I traguardi espressi come capacità, infine, richiedono il coordinamento di tutti gli insegnamenti perché i processi d’apprendimento sono unitari.
ENRICO MARANZANA