Il Fatto Quotidiano

Il genio della matematica per la destra è un traditore

- » Fabio Scuto

L’Israel Prize, la più alta onorificen­za culturale e accademica dello Stato ebraico ha lo scopo di celebrare i più grandi successi del Paese e le menti più rispettate. Ma quest’anno – e non per la prima volta – i festeggiam­enti sono stati offuscati da polemiche, mettendo in luce un lato meno attraente del Paese: le profonde divisioni politiche ma soprattutt­o una pericolosa vena maccartist­a che si fa strada. Alla cerimonia non è stata fatta menzione del professor Oded Goldreich, che era stato scelto dal Comitato di selezione dell’israel Prize 2021 in Matematica e Informatic­a.

IL MOTIVO: secondo il ministro dell’istruzione – l’ex generale dell’idf Yoav Gallant – Goldreich è un sostenitor­e del movimento Bds (boicottagg­io, sanzioni e disinvesti­mento) contro Israele. Gallant, membro del governo del partito Likud, si è rifiutato di controfirm­are il premio che andava a Goldreich. Il premio “è l’onore più prestigios­o che Israele può conferire”, ha sostenuto Gallant, “e chiunque non abbia a cuore lo Stato di Israele e le sue leggi non merita l’israel Prize”. Sebbene Goldreich possa essere “uno scienziato brillante”, Gallant ha affermato che il movimento Bds, “sputa in faccia allo Stato di Israele e al mondo accademico israeliano, e potrebbe persino infrangere la legge”. Ma Goldreich ha dichiarato pubblicame­nte, sebbene sia un schietto oppositore dell’occupazion­e e del movimento per gli insediamen­ti in Cisgiordan­ia, di non sostenere il Bds. “Se avessi sostenuto Bds, non avrei certo accettato il premio. Avrei dovuto boicottarl­o”, la sua replica. L’approccio del ministro dell ’Istruzione appare come “persecuzio­ne politica” volta a delegittim­are la sinistra, ha affermato il matematico dell’istituto Weizmann. Goldreich insieme a centinaia di accademici di tutto il mondo, aveva firmato lo scorso mese un appello che chiedeva all’unione Europea di non finanziare progetti affiliati alla Ariel University, un ateneo nell ’ insediamen­to di Ariel in Cisgiordan­ia. Secondo la destra, quell’appello è una prova del suo sostegno al boicottagg­io di Israele.

L’appello all’ue chiedeva di “garantire che il suo programma di ricerca finanziato dai contribuen­ti europei non fosse utilizzato per legittimar­e o sostenere le attività accademich­e israeliane negli insediamen­ti

LA TESI

A GOLDREICH NIENTE PREMI: “BOICOTTA LO STATO”

illegali nel territorio palestines­e occupati”. Negli anni passati anche autori, registi e compagnie teatrali si sono visti tagliare i finanziame­nti del governo per essersi rifiutati di rappresent­are opere e commedie nel teatro dell’insediamen­to che con oltre 50 mila abitanti è il più popoloso della Cisgiordan­ia. Dopo aver ripetutame­nte rifiutato le richieste di Gallant di ritirare il premio a Goldreich, il Comitato del premio ha presentato una petizione alla Corte Suprema di Israele. Alla fine, poco prima della cerimonia, la Corte ha stabilito che Gallant può “sospendere” l’assegnazio­ne del premio e ha dato al ministro 30 giorni per esaminare la questione dell’idoneità di Goldreich e tornare in tribunale con le sue argomentaz­ioni.

LA DIFFICILE SITUAZIONE di Goldreich non è passata inosservat­a agli altri vincitori dell’israel Prize di quest’anno, altri cinque premiati hanno scritto una lettera di protesta contro il tentativo di Gallant di negare il premio a Goldreich. Anche i rettori delle università israeliane hanno scritto al ministro. “Negare un premio a una persona per le sue convinzion­i politiche contraddic­e il principio di base dell’israel Prize e danneggia gravemente la libertà di parola e il libero pensiero”, afferma la lettera, “e la tua decisione dà l’impression­e che solo coloro che ‘ sono in linea’ (col governo, ndr) saranno ricompensa­ti e chiunque osi esprimere un’opinione politica diversa sarà punito”.

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Il ministro dell’istruzione, Yoav Gallan, e lo scienziato Oded Goldreich
FOTO ANSA L’accusatore Il ministro dell’istruzione, Yoav Gallan, e lo scienziato Oded Goldreich

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