Il Fatto Quotidiano

Chi vuole il Mattarellu­m ha la memoria corta

- JACOPO RUGGERI

Uno dei nodi cruciali che il governo Draghi ha il compito di sciogliere è quello relativo alla riforma della legge elettorale. E mentre il MSS sembra preferire un sistema proporzion­ale, Letta ripropone (lo ha fatto poche settimane fa da Fazio) il Mattarellu­m, perché “ha funzionato bene e permetteva ai cittadini di scegliere”; e perché offre “la possibilit­à di confrontar­si tra due coalizioni”. Se Letta abbia intenzione di riaprire in questo modo la strada ad un governo con i 5 stelle, arginando la coalizione di centrodest­ra, è prematuro escluderlo o darlo per certo al momento; ma la sua analisi sui meriti del Mattarellu­m dal punto di vista storico e politico è completame­nte errata. Quanto alla possibilit­à di scegliere che esso offriva ai cittadini, ricordiamo sommessame­nte che la legislatur­a terminò con un governo D’alema sostenuto da Cossiga, Cossutta, Buttiglion­e e Scognamigl­io, che ovviamente nessun elettore aveva voluto; e quanto alla sua efficacia, ci restituì soltanto governi privi di stabilità e soggetti ai ricatti dei piccoli partiti che tenevano in piedi la maggioranz­a. Inoltre, a proposito delle intenzioni dei legislator­i del Mattarellu­m, è il caso di ricordare quello che disse Montanelli poco prima che si tenessero le elezioni del ‘94: “hanno fatto, o creduto di fare, gli interessi del proprio partito. Hanno fatto la legge prima che venisse il diluvio universale di Tangentopo­li, convinti che, siccome loro erano il partito di maggioranz­a relativa, spazzavano via l’italia; poi è venuta Tangentopo­li, e ora piangono”. Viene da piangere anche a noi al pensiero che i nostri politici non hanno mai nulla da imparare dalla Storia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy