Il Fatto Quotidiano

Anm, per evitare i probiviri anche Baldi si dimette

- ANTONELLA MASCALI

Nuove dimissioni dall’associazio­ne nazionale magistrati per sfuggire al procedimen­to dei probiviri che stanno vagliando le chat con Luca Palamara deontologi­camente molto scorrette. Dopo le dimissioni di Donatella Ferranti, consiglier­a di Cassazione, ex presidente della Commission­e Giustizia della Camera, del Pd, adesso sono da registrare, secondo quanto risulta al Fatto , anche le dimissioni di Fulvio Baldi, sostituto pg in Cassazione, ex capo di Gabinetto dell’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Proprio mentre è capo di Gabinetto, Baldi discute con Palamara di una collega che aspira a un incarico ministeria­le. Palamara chiede a Baldi se Maria Casola, che sarebbe stata nominata capo del dipartimen­to degli Affari di giustizia, la prende a lavorare e Baldi sbotta: “Eh, be’, ma la Casola è nostra ragazzi (di Unicost, ndr) gliela indichiamo noi che cazzo, e allora che cazzo piazziamo a fare i nostri?”. Per quella frase e altre, rivelate dal Fatto, il ministro chiese immediate dimissioni a Baldi. Ora, per evitare sanzioni dei probiviri, Baldi si è dimesso dall’anm. Il 21 maggio dell’anno scorso, al plenum del Csm, il consiglier­e Nino Di Matteo bloccò il suo rientro in ruolo in Cassazione: bisogna riflettere “sulle conseguenz­e di un suo ricollocam­ento proprio presso la Pg della Cassazione, titolare dell’azione disciplina­re” dato che nella chat si faceva riferiment­o “alla scelta di dirigenti” secondo criteri “derivanti dall’appartenen­za correntizi­a”. La pratica tornò in Commission­e, ma poi al plenum successivo Baldi fu confermato alla Pg della Cassazione.

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