Anm, per evitare i probiviri anche Baldi si dimette
Nuove dimissioni dall’associazione nazionale magistrati per sfuggire al procedimento dei probiviri che stanno vagliando le chat con Luca Palamara deontologicamente molto scorrette. Dopo le dimissioni di Donatella Ferranti, consigliera di Cassazione, ex presidente della Commissione Giustizia della Camera, del Pd, adesso sono da registrare, secondo quanto risulta al Fatto , anche le dimissioni di Fulvio Baldi, sostituto pg in Cassazione, ex capo di Gabinetto dell’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Proprio mentre è capo di Gabinetto, Baldi discute con Palamara di una collega che aspira a un incarico ministeriale. Palamara chiede a Baldi se Maria Casola, che sarebbe stata nominata capo del dipartimento degli Affari di giustizia, la prende a lavorare e Baldi sbotta: “Eh, be’, ma la Casola è nostra ragazzi (di Unicost, ndr) gliela indichiamo noi che cazzo, e allora che cazzo piazziamo a fare i nostri?”. Per quella frase e altre, rivelate dal Fatto, il ministro chiese immediate dimissioni a Baldi. Ora, per evitare sanzioni dei probiviri, Baldi si è dimesso dall’anm. Il 21 maggio dell’anno scorso, al plenum del Csm, il consigliere Nino Di Matteo bloccò il suo rientro in ruolo in Cassazione: bisogna riflettere “sulle conseguenze di un suo ricollocamento proprio presso la Pg della Cassazione, titolare dell’azione disciplinare” dato che nella chat si faceva riferimento “alla scelta di dirigenti” secondo criteri “derivanti dall’appartenenza correntizia”. La pratica tornò in Commissione, ma poi al plenum successivo Baldi fu confermato alla Pg della Cassazione.