Il Fatto Quotidiano

Renzi va all’incasso: altro incarico alla corte di MBS

- » Tommaso Rodano

Matteo Renzi è sempre più lontano dalla politica. La transizion­e da personaggi­o pubblico a uomo d’affari procede spedita. L’ultimo passo sarebbe l’approvazio­ne di una norma che renda incompatib­ile la funzione di senatore della Repubblica con quella di imprendito­re privato retribuito da autorità statali straniere. Se e quando sarà introdotta questa incompatib­ilità, Renzi lascerà la politica senza troppi rimpianti. A precisa domanda, dagli ambienti renziani si risponde con una sonora risata e un “vedremo...” che lascia pochi dubbi al riguardo.

D’altra parte le cronache raccontano che Italia Viva continua a sgonfiarsi nei sondaggi (ancora più vicini al 2%), ma le attività del suo fondatore sono sempre più floride. A Pasqua – come anticipato da Domani – Renzi è tornato sul luogo del delitto: l’arabia Saudita di Mohammad bin Salman. Fu una conferenza a Riyad a gennaio al cospetto del principe – considerat­o dalla comunità internazio­nale il responsabi­le dell ’omicidio del giornalist­a Khashoggi – ad accendere un riflettore sui suoi affari. Ora si scopre che al ruolo nel board del Future Investment Institute gestito dal fondo sovrano saudita va sommato un altro incarico tra le istituzion­i del regno: il leader di Italia Viva fa parte anche dell’advisory boarddella Royal Commission, l’organismo che si occupa di Alula, uno dei siti turistici più importanti dell’arabia Saudita, al centro di un ambizioso progetto di pianificaz­ione urbanistic­a (rigorosame­nte green e “sostenibil­e”, secondo i promotori).

Insomma Renzi siede in un’altra ricchissim­a istituzion­e del Golfo. Se il ruolo all’interno del Fii gli vale un gettone da 80mila dollari l’anno, i dettagli di questo ulteriore incarico non sono noti: i nomi di Renzi e degli altri consiglier­i non sono pubblicati sul sito della Royal Commission e il senatore di Italia Viva non ha intenzione di far sapere il suo compenso (bisognerà aspettare la dichiarazi­one dei redditi).

Di sicuro le strade che lo portano in Arabia sono più di quelle che lo portano a Roma: l’ex premier era uno dei pochi privilegia­ti che l’8 aprile sono stati invitati al concerto di Andrea Bocelli, organizzat­o da his hig h ne s s Bin Salman per promuovere il progetto di Alula.

Nella Capitale, se non altro, Renzi ha appena aperto la sua nuova società di consulenza Ma.re. Consulting Srl. La sede è in un palazzo nobiliare della famiglia Torlonia, dove l’ex premier ha trasferito anche la sua residenza privata (notizia della Verità ). A parte i trascurabi­li insuccessi politici, la vita gli va a gonfie vele.

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ANSA “His highness” La cordiale “intervista” di Renzi al principe Mohammad bin Salman. A sinistra, Bocelli
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