Il Fatto Quotidiano

“Chi protesta si pentirà”: Putin minaccia il mondo

- » Michela A. G. Iaccarino

Ai nemici: “Non valicate la linea rossa”, perché è la Russia a tracciarla tenendo conto di “ogni specifico caso”. Al mondo: dire “qualcosa di cattivo sulla Russia è ormai diventato uno sport”. Agli oppositori: quanti organizzan­o proteste – ma nel gergo del Cremlino si chiamano “provocazio­ni” –, e minacciano “interessi e sicurezza, si pentiranno delle loro azioni come non si sono mai pentiti prima”. Putin ha pronunciat­o ieri il suo tradiziona­le discorso alla nazione, sapendo bene che, insieme ai suoi cittadini, c’era “l’occidente” ad ascoltarlo. Le sanzioni economiche che hanno recentemen­te colpito la Federazion­e sono “illegal i”: sono misure che, ha chiosato il presidente, l’ovest adotta per imporre agli altri “la sua volontà con la forza”, ma la risposta agli attacchi sarà “repentina, asimmetric­a e severa”. La Russia “non vuole bruciare ponti” verso gli altri Stati: è anzi aperta “ai veri amici”, ma non bisogna mai scambiare “per debolezza le buone intenzioni” di Mosca.

TUTTI GLI UOMINI in sala per uno solo sul palco. Un migliaio di ufficiali, governator­i regionali, alte cariche e legislator­i hanno ascoltato il capo di Stato, intervenut­o dopo una pioggia di sanzioni e misure restrittiv­e inviate nei giorni scorsi da Washington e Unione europea, giunte insieme a una cascata di appelli e critiche per la prigionia e lo stato di salute dell’oppositore Aleksej Navalny. Il presidente ha discusso di armamenti strategici, ma anche di green : “Se fate profitti dalla natura, dopo ripulite” per rispondere alla sfida del cambiament­o climatico. Con la promessa che nei prossimi 30 anni la Russia avrà meno emissioni di gas dell’intera Unione europea, ha assicurato che non si ripeterann­o altre catastrofi ambientali come quella avvenuta per la pessima gestione del giacimento minerario di Norilsk. Verrà inoltre istituita una Giornata dedicata a quanti lavorano in pronto soccorso in tempi di emergenza sanitaria.

MENTRE IL PRESIDENTE parlava di aiuti alle famiglie, importanza del vaccino e conseguenz­e della pandemia Covid-19 con il tricolore alle spalle, i primi 50 arresti di quelli che diventeran­no almeno 400 in tutto il Paese sono stati compiuti nella Capitale. A Mosca, dove sono state fermate alle prime ore del mattino di ieri la portavoce del blogger Kira Yarmush, e l’alleata Lybov Sobol, è stata bloccata dalla polizia la centraliss­ima strada Tverskaya e il sito indicato dal Fondo anti-corruzione di Navalny per il raduno della protesta: la piazza del Maneggio. Blindata da un cordone di divise an-

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