Il Fatto Quotidiano

Delenda Cartabia

- » Marco Travaglio

Stupirsi perché l’informazio­ne non informa, anzi disinforma, è come meraviglia­rsi perché la pioggia non è asciutta. Eppure, a vedere le tv e i giornali sulla “riforma” Cartabia, c’è da rabbrividi­re. L’anm, che non è un covo di terroristi ma il sindacato dei magistrati, prevede la morte di 150 mila processi in corso e chissà quanti futuri. Cafiero de Raho, che non è una testa calda ma il procurator­e nazionale antimafia, dichiara in Parlamento che l’improcedib­ilità in appello dopo 2 anni dalla sentenza di primo grado e in Cassazione dopo 1 anno da quella d’appello “mina la sicurezza e la democrazia” perché manda impuniti “reati gravissimi di mafia, terrorismo e corruzione”; e affidare al Parlamento la scelta dei reati da perseguire o ignorare “non è conforme alla Cos tituzione”. Gli stessi concetti, condivisi da magistrati, giuristi e avvocati, li esprimerà oggi il Csm, che non è un covo di tupamaros ma un organo costituzio­nale presieduto dal capo dello Stato, se finalmente il Colle gli leverà il bavaglio. Davigo dimostra sul Fatto, sentenze Cedu alla mano, che la procedura d’infrazione, scampata grazie alla blocca-prescrizio­ne Bonafede, ora è assicurata.

Cosa arriva ai cittadini dell ’ immane catastrofe che sta per abbattersi sulla giustizia, sulla sicurezza, sulla Costituzio­ne, sul dovere dello Stato di punire i colpevoli, sul diritto delle vittime a essere risarcite e degl’innocenti a essere assolti? Nulla, se non che c’è uno “s co nt ro” fra il cattivo Conte e i “giustizial­isti” 5Stelle da una parte e i bravi e onniscient­i Draghi e Cartabia dall’altra per mettere i bastoni fra le ruote ai Migliori. Sul merito, non una sillaba. Sulle decine di migliaia di processi di mafia, corruzione, stupro, rapina, frode fiscale, giù giù fino ai reati minori (un saluto affettuoso alla legge Zan) al macero, tutti zitti. Dove sono i grandi costituzio­nalisti che si stracciava­no le vesti nel 2009, quando B. tentò la stessa porcata (un po’meno porca) col “processo breve”? Spariti. Dove sono i Saviano e gl’intellettu­ali antimafia e anticamorr­a da parata e da anniversar­io? Estinti. Nessuno si prende neppure la briga di smentire De Raho, Davigo, l’anm, il Csm. L’unica cosa che conta è non disturbare il governo, che peraltro nessuno disturba. A questo punto è inutile avvitarsi in mediazioni al ribasso, come se evitare di incenerire 150 mila processi non fosse un dovere di Draghi & Cartabia, ma una gentile concession­e a Conte (e naturalmen­te al Fatto ). Molto meglio lasciar passare la porcata così com’è. Chi la vuole vota sì, chi non la vuole vota no. Ciascuno si assume le proprie responsabi­lità. Poi, ai primi mafiosi, stupratori e rapinatori improcedib­ili cioè impuniti, le vittime sapranno chi andare a ringraziar­e. E anche i lettori e gli elettori.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy