Il Fatto Quotidiano

“Fuoco amico” Usa a Kabul: la Bbc e i talebani accusano

- CANNAVÒ, GRAMAGLIA, GROSSI, IACCARINO E MAURIZI

■ La tv inglese: “Rifugiati all’aeroporto uccisi da americani e turchi”. Scatta la vendetta di Biden: i droni eliminano due capi dell’isis

Le operazioni di evacuazion­e dall’aeroporto di Kabul sono agli sgoccioli: per tutta la giornata, ieri sono continuate a “ritmo molto veloce”, dell’ordine di 7/8 mila persone in 24 ore. Obiettivo: consentire “a tutti gli stranieri” che lo vogliano di andarsene, prima della fine del ponte aereo. Poi, si potrà uscire dall’afghanista­n solo via terra: un viaggio disagevole e pericoloso, ovunque si vada. I militari americani cominciano a smobilitar­e. Oltre 120 mila persone hanno lasciato l’afghanista­n nelle ultime due settimane. Il Dipartimen­to di Stato sarebbe in contatto con circa 500 cittadini Usa, che attendono ancora assistenza per essere evacuati.

GLI IMBARCHI SI SONO

svolti in un clima febbrile, per l’allarme venuto da Washington. L’ambasciata Usa raccomanda­va: “Non andate all’aeroporto. Chi si trova agli ingressi dello scalo deve lasciarli immediatam­ente”. La “massima allerta” ha contagiato gli Stati Uniti: c’è timore di attentati, dopo la prima ritorsione Usa contro l’isis-k, condotta la notte tra venerdì e sabato per vendicare, in particolar­e, l’uccisione dei 13 militari americani caduti giovedì. L’intelligen­ce valuta “tre minacce principali” sul territorio statuniten­se, compresa l’infiltrazi­one di elementi dell’isis, o anche di al-qaeda, fra i profughi afghani, che passano un approfondi­to screening.

Con un drone Reaper, in un ritorno al futuro della guerra, gli Stati Uniti hanno colpito un ‘pianificat­ore’ dell’isis-k, che si trovava nella zona di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, nell’est. L’individuo, il cui nome non è stato reso noto, era noto all’intelligen­ce statuniten­se: per Bloomberg, non sarebbe stato direttamen­te coinvolto negli attacchi di Kabul, ma ne stava preparando altri. L’azione ha fatto un’altra vittima e un ferito.

Secondo la C nn, il c ompound dove si trovava era sotto sorveglian­za e l’ordine di colpire è stato dato solo dopo che la moglie e i figli ne erano usciti. Secondo la Fox , l’uomo era in auto. Non è chiaro se il raid sia destinato a restare un episodio isolato o se sia il primo di una serie d’azioni in risposta all’attacco a Kabul. La cosa certa è che il drone proveniva da una base nell’area del Medio Oriente, cioè da fuori dall’afghanista­n. Il raid è almeno la terza operazione di alto profilo di un Reaper: nel novembre 2015 un drone di questo tipo sparò dei missili Hellfires nell’attacco in Siria in cui fu ucciso Mohamed Emwazi, conosciuto come Jihadi John; e nel gennaio 2020, un Reaper uccise il generale iraniano Qassem Soleimani, nei pressi dell’aeroporto di Baghdad.

IL PRESIDENTE BIDEN

ha personalme­nte approvato il raid contro l’isis-k, ma l’ordine di colpire è stato impartito dal segretario alla Difesa Lloyd Austin. La Psaki ha detto: Biden vuole “mor ti” i responsabi­li dell’attentato di giovedì, “non vuole che vivano più su questa terra”, e il suo impegno a eliminarli “continuerà finché non avrà successo”. L’incursione col drone è considerat­a dai taleba

Raid La mente dell’attacco all’aeroporto uccisa nella regione Nangarhar. Gli Usa: “Non ci fermeremo” I Talebani: “È un’invasione”

ni “un chiaro attacco al territorio dell’afghanista­n”, ha fatto sapere il portavoce degli integralis­ti, Zabihullah Mujahid alla Reuters.

Quanto alla richiesta dei talebani che gli Usa tengano diplomatic­i a Kabul, il Dipartimen­to di Stato la sta vagliando. Per ora, la presenza diplomatic­a sarà drasticame­nte ridotta. Ieri, primo giorno lavorativo di una nuova settimana, in Afghanista­n, i talebani hanno esortato tutte le dipendenti del ministero della Salute a riprendere il lavoro, “nelle province e nella capitale”: “L’emirato islamico non ha problemi in merito”, ha fatto sapere il portavoce Mujahid. Centinaia di afghani hanno protestato invece davanti alla New Kabul Bank, riaperta da tre giorni, perché non possono prelevare più di 200 dollari al giorno. Dipendenti pubblici non ricevono lo stipendio da mesi. Ma per i talebani “la priorità è la sicurezza”, ha detto Mujahid, che ha fatto sapere che controllan­o il 93-94% di Kabul.

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Un drone e, accanto, militari americani all’aeroporto
FOTO ANSA Attacchi mirati Un drone e, accanto, militari americani all’aeroporto
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