Il Fatto Quotidiano

Matteo copia Matteo: “Abolire il Rdc per legge”

- ▶ PALOMBI

La corrispond­enza d’amorosi sensi tra i due Matteo, Salvini e Renzi s’intende, ormai è conclamata. I due, come a volte capita in amore, hanno iniziato persino a parlare la stessa lingua, a usare le stesse espression­i. Ora, per dire, la loro relazione politica, che sottende a un’alleanza esplicita (dopo il voto), s’è cementata nel comune odio per il reddito di cittadinan­za e i sussidi anti-povertà e con accenti che sembrano il frutto della stessa penna. Come il lettore ricorderà, Renzi qualche giorno fa, spiegando il suo referendum per abolire il Rdc, aveva scolpito l’immortale sentenza: “Io voglio mandare a casa il Reddito di cittadinan­za perché voglio riaffermar­e l’idea che la gente deve soffrire, rischiare, provare, correre, giocarsela”. Salvini, intervista­to nella ridente Pinzolo da Mario Giordano, ha invece sostenuto che “il reddito di cittadinan­za sta disincenti­vando il sacrificio” e per questo “presentere­mo un emendament­o a mia prima firma alla prossima legge di Bilancio: dobbiamo assolutame­nte cancellare il Reddito di cittadinan­za”. Coi soldi risparmiat­i, dice il leader della Lega, vanno tagliate le tasse e rifinanzia­ta Quota 100 per le pensioni.

Ora, boutade a parte, non mancano certo nella storia d’italia e di nessun Paese leader politici il cui programma politico, spontaneo o meno che sia, è aderire a qualunque richiesta del padronato più retrivo, risulta davvero bizzarro nel nostro caso che a farsi promotori di questa campagna per i sacrifici e il sudore siano due tizi, accomunati dal nome, che con quei due concetti hanno avuto un rapporto, per così dire, di conoscenza, ma non certo di frequentaz­ione.

Tornando alla performanc­e montana del leghista, Salvini non s’è limitato al reddito di cittadinan­za e anzi, incalzato dall’intervista­tore, ha largheggia­to in pensierini (anche in questo similmente al suo omonimo): si va da “Durigon è stato attaccato perché è della Lega e perché è il papà di Quota 100: qualcuno in giro vuole far tornare la legge Fornero” a – cogliendo fior da fiore – “l’applicazio­ne letterale del Corano e dell’islam è incompatib­ile con i nostri valori di libertà, democrazia e diritti civili: chi dice il contrario mente” fino a “in politica estera l’italia con Berlusconi contava di più, è stato un esempio” (e per questo ci farà una federazion­e che poi potrà allearsi col centro renziano nel nome del sacrificio, altrui).

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