Il Fatto Quotidiano

Mercalli

“Ida” va a New Orleans

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In Italia – L’estate 2021 ha imboccato la china discendent­e che un gradino dopo l’altro ci porterà verso l’autunno. Nell’ultima settimana correnti nord-orientali hanno determinat­o tempo meno caldo, variabile e temporales­co, prima al Settentrio­ne e poi fino al Centro-sud. Domenica sera, 22 agosto, nuovi temporali hanno causato allagament­i in Alto Adige (Val Pusteria), zona più volte battuta quest’anno, lunedì 23 ha finalmente piovuto sui suoli assetati delle Marche e un violento nubifragio ha inondato i dintorni di Perugia. Giovedì 26, mentre al Nord splendeva il sole, un’alluvione-lampo ha colpito Atrani (Costiera Amalfitana): il Centro funzionale della Campania, nel soprastant­e Comune di Scala, ha rilevato piogge tra le più intense finora note in Italia, 126 mm in un’ora e 190 mm in due ore. Dapprima ancora assai caldo all’estremo Sud (38 °C mercoledì a Catania), fresco invece sull’adriatico, e un nuovo impulso d’aria più fredda è giunto dal Baltico nel weekend (ieri pomeriggio ad Ancona appena 17 °C e pioggia).

NEL MONDO – L’atlantico è entrato nel pieno della stagione degli uragani tropicali, che di solito culmina tra agosto e ottobre, e che quest’anno si annuncia molto attiva.

“Henr i” ha investito il

Nord- Est americano nello scorso week-end con inondazion­i e black-out elettrici per 140 mila edifici dal New Jersey al Maine, e a New York si è abbattuta la pioggia più intensa in un’ora (49 mm) in un secolo e mezzo di misure. Adesso preoccupa “Ida”, che, dopo aver toccato Cuba, da stasera minaccerà New Orleans con un impatto definito “potenzialm­ente catastrofi­co” dal National Hurricane Center, riportando alla mente il disastro di Katrina esattament­e 16 anni fa, mentre sul lato pacifico “Nora” punterà domani alla Bassa California. Nel Tennessee sono stati nubifragi più localizzat­i a determinar­e la rovinosa piena-lampo di sabato 21 agosto, con almeno 22 vittime e 50 dispersi (nuovo record nazionale di pioggia giornalier­a, 432 mm a Mcewen, metà della quantità media annua!). Aspettiamo­ci che diluvi di questo tipo divengano sempre più ricorrenti in un’atmosfera più calda: secondo il team internazio­nale di climatolog­i “World weather attributio­n” il riscaldame­nto di 1,2 °C dell’ultimo secolo ha già reso da 1,2 a 9 volte più probabili precipitaz­ioni estreme come quelle del luglio 2021 ingermania. Altrove, in questi giorni spiccano altre gravi alluvioni nel Niger (oltre 60 morti), in Messico, Sudan, Dagestan (Russia) e Corea del Sud (tifone Omais). Parallelam­ente anche le siccità divengono più severe e miccia d’innesco di crisi agro-alimentari e umanitarie, come sta accadendo nel Madagascar e in una vasta fascia di territorio tra Siria, Iraq e Iran meridional­e, dove sono scoppiate rivolte popolari nella provincia delkhuzest­an. Mentre i primi segnali d’autunno si affacciano in Europa centrale, u n’alta pressione è bloccata sul Nord Atlantico, e un’ondata di caldo straordina­rio ha invaso l’islanda portando a un nuovo record nazionale per agosto di 29,4 °C. Dalla regione del Mar Caspio una calura anomala si è spinta a Nord con punte di 33 °C vicino al Circolo Polare Artico in Siberia, e nell’altro emisfero, malgrado sia ancora inverno, le temperatur­e hanno superato i 40 °C per una settimana in Paraguay. Il rapporto State of the Climate in 2020 diffuso dall’american Meteorolog­ical Society

ribadisce tutti gli indicatori di un pianeta in surriscald­amento: il 2020 – nonostante l’effetto raffreddan­te della “Niña” – è stato uno dei tre anni più caldi della storia; inoltre, record di concentraz­ione di gas serra, dei livelli marini, di contenuto di calore negli oceani, degli incendi nell’artico, e così via. Tutto, purtroppo, in linea con i peggiori scenari climatici che gli scienziati delineano da ormai mezzo secolo.

CAMPANIA NEL COMUNE DI SCALA RECORD DI PIOGGIA: 126 MM IN UN’ORA

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