Il Fatto Quotidiano

Tra i vaccinati decessi (quasi) solo tra over 80, ma è “normale”

- STE. CA.

Gli ultimi dati forniti dall’istituto superiore di Sanità fotografan­o la casistica dei contagi tra il 16 luglio e il 15 agosto, dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tra il 9 luglio e il 9 settembre e dei decessi tra il 25 giugno e il 25 luglio. E sono un’ulteriore conferma dell’alta protezione fornita dalla vaccinazio­ne. Prendendo in consideraz­ione solo gli effetti gravi della malattia, risulta che nella fascia 12-39 anni sono state ricoverate in terapia intensiva 51 persone, 49 non vaccinate e 2 in attesa di seconda dose; 4 i morti, tutti senza vaccino.

Nella fascia 40- 59 i ricoveri in r ia ni ma zi one sono stati 136 così ripartiti: 121 tra non vaccinati, 8 tra parzialmen­te vaccinati, 7 tra completame­nte vaccinati; 35 i morti (28, 5, 2). Passando alla fascia 60-79, risultano 187 ricoveri in terapia intensiva (140, 11, 36) e 95 morti (80, 9, 6). Infine, la fascia over 80: 43 ricoveri in Ti di cui 24 completame­nte vaccinati (41,9%) e 110 morti, di cui 40 (36,4%) con doppia dose, 5 (4,55) con una sola. Dato sorprenden­te? No, è l’ormai noto effetto paradosso: più aumenta la percentual­e di popolazion­e vaccinata più le quote assolute di contagi, ricoveri e decessi tra vaccinati e non vaccinati possono essere simili. Il 36,4% degli ultraottan­tenni deceduti per Covid tra il 25 luglio e il 25 agosto era completame­nte vaccinato, ma il riferiment­o (al 31 luglio) è a una fascia di età totalmente immunizzat­a al 90,2%. Si tratta di 40 casi su 4.106.201 persone. Il 59,1% dei morti non vaccinati invece, incide su una quota di popolazion­e over 80 del 7%: 65 casi su 320.296 persone.

IL BOLLETTINO IERI 6.860 NUOVI CASI E 54 MORTI, TASSO DI POSITIVITÀ 2,3%

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