Auto fuori strada: due morti al rally dell’appennino
Due persone sono morte mentre assistevano a una prova dello storico Rally dell’appennino reggiano. L’ultimo di una serie di incidenti tra il pubblico a bordo strada che in 10 anni ha già ucciso 14 spettatori. I fatti: intorno alle 10 di ieri mattina su un tratto del circuito che attraversa i comuni di San Polo d’enza e Canossa una Peugeot 208 perde il controllo. A causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa, l’auto si stacca dal suolo precipitando su una vicina collinetta dove si trovavano i due spettatori, Davide Rabotti, di 21 anni, di Reggio Emilia e Cristian Poggioli, di 35 anni, di Lama Mocogno ( Modena). Il punto dello schianto, ha spiegato il sindaco di San Polo d’enza Franco Palù, era un “montarotto”, alto 3-4 metri e distante una ventina di metri dalla strada, dove “non c’erano barriere”. Si tratta di “una zona non pericolosissima, al termine di un rettilineo in cui l’auto avrebbe dovuto girare a sinistra ma forse per una perdita di controllo dello sterzo è finita sulla destra”.
L’equipaggio, Claudio Gubertini e Alberto Ialungo, è rimasto illeso e ha dato subito l’allarme. Poggioli, una delle vittime, era al rally non solo come spettatore ma come amico del team che tragicamente lo ha ucciso. L’inchiesta aperta dovrà valutare la posizione dei piloti ed eventualmente degli organizzatori; dovrà inoltre essere chiarito se la presenza di spettatori fosse consentita. I carabinieri hanno acquisito il video della telecamera interna alla Peugeot 208 per ricostruire la dinamica.