Kabul, altro blitz Usa. Mattarella: “L’UE sconcerta”
KABUL Missili contro attentatori, evacuazioni permesse anche dopo il 31 agosto Mattarella: sconcertante il no dell’ue ai profughi. Assassinato un cantante
Di nuovo a fuoco i cieli di Kabul, ma ieri non si è levata una sola colonna di fumo nero. Neutralizzati due attentatori dell'isis-k, filiale dello Stato islamico in Afghanistan, da un raid americano che ha colpito il loro veicolo nel quartiere di Khuwja Bughra, a nord-ovest dell’aeroporto. Attaccare è stato “un atto di autodifesa”, ha spiegato Bill Urban, del Comando centrale Usa, allertato dal Pentagono riguardo un nuovo attentato alle piste di volo. “Una significativa seconda esplosione”, ha riferito ancora Urban, è stata registrata dopo la deflagrazione per la “sostanziale presenza di materiale esplosivo” nell'auto dei radicali. Anche Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, ha confermato la versione dell’esercito a stelle e strisce. I missili statunitensi sono partiti dopo un allarme lanciato dall'intelligence Usa: nuovi kamikaze miravano alla strage nel luogo dove hanno perso la vita già 190 persone, ma “il pericolo attentati non è cessato, questo è il momento più pericoloso” ha allertato ancora Washington. Secondo quanto riferito da media locali, e poi confermato dal ministero della Sanità afghano, un razzo avrebbe colpito anche un palazzo nell'undicesimo distretto di Kabul. La polizia afghana ha dato notizia di sei vittime civili, tra cui quattro bambini. I due attacchi sembrano essere distinti, ma nella Capitale divorata dal caos e dalla paura, le dinamiche esatte rimangono ancora da chiarire.
Ritardata la data della definitiva dipartita degli stranieri: sarà possibile, dice un documento pubblicato dai talebani e inviato alla comunità internazionale, anche dopo il 31 agosto.
QUANDO l'evacuazione sarà conclusa, i talebani diventeranno padroni indiscussi del luogo a cui i civili afghani guardavano come ultima speranza di fuga. Se le truppe occidentali diranno addio all’aeroporto, non lo faranno i soldati turchi, unici musulmani tra gli Stati Nato: le divise di Ankara rimarranno per aiutare nell'operatività degli scali.
Mentre si susseguono risse nei pressi delle banche della Capitale dove i civili si accalcano ai bancomat per ritirare contanti, il nuovo regime rende noto che le università riapriranno anche per le donne, che però studieranno in classi separate, come vuole la sharia.
Nell'emirato afghano la musica è vietata e la pena per chi la produce è la morte. Nella provincia di Baghlan il cantante folk Fawad Andarabi è stato prelevato e brutalmente ucciso dagli islamisti, denuncia con rabbia l'ex ministro dell'interno Masoud Andarabi su Twitter. Cala il silenzio, ma non la rabbia per l'omicidio di un uomo che con le sue note “portava solo gioia nelle valli dell’hindukush”. Delle donne, di cui già non si vedono più i corpi sotto i burqa, non si deve sentire nemmeno più la voce in radio, dicono le nuove autorità. Dall’etere non arriveranno più canzoni, ma solo notizie e versi del Corano.
Ieri a Khandahar, a ridosso della dipartita definitiva dei soldati americani, è arrivato il leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, e presto apparirà in pubblico, ha detto il portavoce talib Bilal Karimi. Il 60enne alleato di al Qaeda vive in segreto dal 2016, anno in cui è salito al potere quando il suo predecessore, Akhtar Mohammad Mansour, è stato ucciso da un drone Usa.
Tagliata ogni rete di comunicazione alla regione ribelle del Panjshir, nido dell'alleanza del Nord anti-talebana guidata da Ahmad Massoud. Che presto i talebani attaccheranno la resistenza per conquistarne il territorio è l'ambasciatore russo Dmitry Zhirnov a dirlo da Kabul.
Sono ormai 300 mila i minori afghani senza casa, denuncia l'unicef, e che sia “sconcertante il no dell’europa all’a c c og l i e nz a ” lo ha detto ieri il presidente Sergio Mattarella. Gli afghani rimarranno laggiù quando l’ultimo cargo Usa si leverà in volo dall’aeroporto Karzai e si concluderà una delle più grandi evacuazioni della storia: un esodo aereo che ha già permesso a 117mila persone di lasciare il Paese.
DOPO AVER combattuto vent'anni a Kabul, Washington ha deciso di non lasciare nemmeno un americano sul terreno: Anthony Blinken, segretario di Stato, ha confermato nuovamente ieri che non verrà mantenuta la presenza diplomatica Usa sul territorio, nonostante l’invito a restare dei talib. Se l'ambasciata a stelle e strisce riaprirà, verrà deciso in base alle azioni e comportamenti degli islamisti “nelle settimane a venire”. Lasciare da soli i talebani non servirà, ha dichiarato l'uomo in missione per il Cremlino che con loro dialoga ormai da otto anni. Zamir Kabulov, rappresentante speciale del presidente russo per l'afghanistan, ha riferito che “non sono una minaccia per i Paesi vicini”, ovvero gli Stati ex sovietici alleati di Mosca, e che isolarli “vuol dire solo permettergli di diventare ancora più radicali”.
Il ritorno sulla scena Riappare Akhundzada, leader supremo talib Aule separate per donne nelle università