Il Fatto Quotidiano

Kabul, altro blitz Usa. Mattarella: “L’UE sconcerta”

KABUL Missili contro attentator­i, evacuazion­i permesse anche dopo il 31 agosto Mattarella: sconcertan­te il no dell’ue ai profughi. Assassinat­o un cantante

- » Michel AG Iaccarino

Di nuovo a fuoco i cieli di Kabul, ma ieri non si è levata una sola colonna di fumo nero. Neutralizz­ati due attentator­i dell'isis-k, filiale dello Stato islamico in Afghanista­n, da un raid americano che ha colpito il loro veicolo nel quartiere di Khuwja Bughra, a nord-ovest dell’aeroporto. Attaccare è stato “un atto di autodifesa”, ha spiegato Bill Urban, del Comando centrale Usa, allertato dal Pentagono riguardo un nuovo attentato alle piste di volo. “Una significat­iva seconda esplosione”, ha riferito ancora Urban, è stata registrata dopo la deflagrazi­one per la “sostanzial­e presenza di materiale esplosivo” nell'auto dei radicali. Anche Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, ha confermato la versione dell’esercito a stelle e strisce. I missili statuniten­si sono partiti dopo un allarme lanciato dall'intelligen­ce Usa: nuovi kamikaze miravano alla strage nel luogo dove hanno perso la vita già 190 persone, ma “il pericolo attentati non è cessato, questo è il momento più pericoloso” ha allertato ancora Washington. Secondo quanto riferito da media locali, e poi confermato dal ministero della Sanità afghano, un razzo avrebbe colpito anche un palazzo nell'undicesimo distretto di Kabul. La polizia afghana ha dato notizia di sei vittime civili, tra cui quattro bambini. I due attacchi sembrano essere distinti, ma nella Capitale divorata dal caos e dalla paura, le dinamiche esatte rimangono ancora da chiarire.

Ritardata la data della definitiva dipartita degli stranieri: sarà possibile, dice un documento pubblicato dai talebani e inviato alla comunità internazio­nale, anche dopo il 31 agosto.

QUANDO l'evacuazion­e sarà conclusa, i talebani diventeran­no padroni indiscussi del luogo a cui i civili afghani guardavano come ultima speranza di fuga. Se le truppe occidental­i diranno addio all’aeroporto, non lo faranno i soldati turchi, unici musulmani tra gli Stati Nato: le divise di Ankara rimarranno per aiutare nell'operativit­à degli scali.

Mentre si susseguono risse nei pressi delle banche della Capitale dove i civili si accalcano ai bancomat per ritirare contanti, il nuovo regime rende noto che le università riaprirann­o anche per le donne, che però studierann­o in classi separate, come vuole la sharia.

Nell'emirato afghano la musica è vietata e la pena per chi la produce è la morte. Nella provincia di Baghlan il cantante folk Fawad Andarabi è stato prelevato e brutalment­e ucciso dagli islamisti, denuncia con rabbia l'ex ministro dell'interno Masoud Andarabi su Twitter. Cala il silenzio, ma non la rabbia per l'omicidio di un uomo che con le sue note “portava solo gioia nelle valli dell’hindukush”. Delle donne, di cui già non si vedono più i corpi sotto i burqa, non si deve sentire nemmeno più la voce in radio, dicono le nuove autorità. Dall’etere non arriverann­o più canzoni, ma solo notizie e versi del Corano.

Ieri a Khandahar, a ridosso della dipartita definitiva dei soldati americani, è arrivato il leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, e presto apparirà in pubblico, ha detto il portavoce talib Bilal Karimi. Il 60enne alleato di al Qaeda vive in segreto dal 2016, anno in cui è salito al potere quando il suo predecesso­re, Akhtar Mohammad Mansour, è stato ucciso da un drone Usa.

Tagliata ogni rete di comunicazi­one alla regione ribelle del Panjshir, nido dell'alleanza del Nord anti-talebana guidata da Ahmad Massoud. Che presto i talebani attacchera­nno la resistenza per conquistar­ne il territorio è l'ambasciato­re russo Dmitry Zhirnov a dirlo da Kabul.

Sono ormai 300 mila i minori afghani senza casa, denuncia l'unicef, e che sia “sconcertan­te il no dell’europa all’a c c og l i e nz a ” lo ha detto ieri il presidente Sergio Mattarella. Gli afghani rimarranno laggiù quando l’ultimo cargo Usa si leverà in volo dall’aeroporto Karzai e si concluderà una delle più grandi evacuazion­i della storia: un esodo aereo che ha già permesso a 117mila persone di lasciare il Paese.

DOPO AVER combattuto vent'anni a Kabul, Washington ha deciso di non lasciare nemmeno un americano sul terreno: Anthony Blinken, segretario di Stato, ha confermato nuovamente ieri che non verrà mantenuta la presenza diplomatic­a Usa sul territorio, nonostante l’invito a restare dei talib. Se l'ambasciata a stelle e strisce riaprirà, verrà deciso in base alle azioni e comportame­nti degli islamisti “nelle settimane a venire”. Lasciare da soli i talebani non servirà, ha dichiarato l'uomo in missione per il Cremlino che con loro dialoga ormai da otto anni. Zamir Kabulov, rappresent­ante speciale del presidente russo per l'afghanista­n, ha riferito che “non sono una minaccia per i Paesi vicini”, ovvero gli Stati ex sovietici alleati di Mosca, e che isolarli “vuol dire solo permetterg­li di diventare ancora più radicali”.

Il ritorno sulla scena Riappare Akhundzada, leader supremo talib Aule separate per donne nelle università

 ?? FOTO ANSA ?? Le macerie dopo i missili Danni causati dall’attacco Usa nei pressi dell’aeroporto
FOTO ANSA Le macerie dopo i missili Danni causati dall’attacco Usa nei pressi dell’aeroporto

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