Il Fatto Quotidiano

Cingolani rischia di dimenticar­e la Blocca-trivelle

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Da sabato l’italia è l’unico Paese europeo a incentivar­e l’acquisto di nuove auto a benzina e a diesel a basse emissioni di CO2 e non più delle auto elettriche. I soldi a disposizio­ne per l’ecobonus – che offriva uno sconto sull’acquisto di un’automobile elettrica o ibrida plug-in – sono finiti. E al momento il rifinanzia­mento non sarebbe previsto: la partita è nelle mani dei ministeri dello Sviluppo economico che gestisce il plafond (e il relativo sito dove i concession­ari richiedono i soldi) e dell’economia che deve trovare nuovi soldi. “Questa storia è il simbolo di come il governo affronta negativame­nte una questione strategica per l’ambiente e il futuro della nostra economia nonostante gli oltre 200 miliardi messi a disposizio­ne dal Pnrr”, denuncia Angelo Bonelli, coportavoc­e nazionale di Europa Verde. “S e co n d o l’agenzia europea per l’ambiente – spiega Bonelli – a causa dello smog nelle città italiane si registrano 56.000 decessi all’anno. Ma nonostante questo si sta rallentand­o il passaggio verso l’auto elettrica, quando gli altri Paesi Ue sono pronti a vietare l’auto diesel e benzina a partire già dal 2025-2035. La politica del governo è miope non solo sul piano ambientale ma anche dal punto di vista economico industrial­e”. Il pericolo è che a essere penalizzat­o possa essere il mercato italiano, con un mancato numero di circa 40mila immatricol­azioni di nuove eco-auto di qui alla fine dell’anno.

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