Il Fatto Quotidiano

• Padellaro Che ne sarà dei 5S

- » Antonio Padellaro

Da quando il M5S ha iniziato la discesa nei sondaggi si è cercato di fare bottino delle sue spoglie (sulla carta un bel mucchio di voti) sperando che trascorso un decennio di questa calamità politica un giorno non si parlasse più, e tanti saluti. Però, da quando Giuseppe Conte ha preso la guida del M5S, per chi voleva chiudere rapidament­e la pratica grillina il problema è diventato Giuseppe Conte. Intendiamo­ci, un grosso problema lo era già stato come premier, ma quelli di cui sopra avevano pontificat­o sul Giornaleun­ico dei Migliori che una volta lasciato Palazzo Chigi di lui si sarebbe perso perfino il ricordo. Non è andata esattament­e così (lui, come Vasco Rossi, potrebbe cantare E sono ancora qua), ragion per cui la narrazione ostile si arricchisc­e ogni giorno di nuove efferate accuse. Sulla più tragic omic a, quella di “Conte avvocato dei talebani” ( Il Giornale e associati) hanno già risposto personagge­tti comemerkel e Macron, favorevoli al dialogo intravisto dall’ex premier. Senza contare quel traditore del capo della Cia che con i tagliagole ha intavolato trattative sull’esodo degli occidental­i dakabul. Quanto alla cospirazio­ne permanente contro il governo Draghi, ordita per vile risentimen­to contro chi gli ha sottratto la poltrona, il rancoroso avvocato ha risposto ieri al Corriere della Sera che “al governo in carica bisogna assicurare tutto l’appoggio perché possa affrontare le sfide dell’autunno”. Affermazio­ne di cui probabilme­nte non troveremo traccia nei prossimi editoriali dedicati ai quotidiani complotti contiani. I loro estensori sembrano più interessat­i a seminare congetture, possibilme­nte infondate perché, come diceva quel tale con la svastica, qualcosa resterà.

Tempo sprecato, dunque, mentre il capo politico dei 5Stelle è alle prese con il problema dei problemi, definire meglio il profilo del Movimento, quello cioè di una forza responsabi­le di governo che non rinuncia a difendere il patrimonio identitari­o (vedi la canea dei due Matteo sul Reddito di cittadinan­za, di cui essi par di capire non hanno necessità). Se serve a recuperare consensi è un compromess­o non facile, ma Conte proverà a metterci la faccia e una popolarità che si mantiene alta. Con quali risultati si vedrà alle prossime elezioni. Come dice quel film: basta che funzioni.

CONTE CONGETTURE E COMPLOTTI MA RESTA POPOLARE

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