Il Fatto Quotidiano

La sentenza del tribunale federale: “Un attacco di diarrea non basta per giustifica­re l’eccesso di velocità”

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Chi ha vissuto questo genere di esperienze sa quanto possano essere terrifican­ti: l’intestino manda segnali inequivoca­bili e sempre più violenti, le mani sul volante si irrigidisc­ono, si inizia a sudare e si schiaccia il piede sull’accelerato­re pregando di arrivare al primo autogrill. Eppure l’inflessibi­le tribunale federale svizzero lo ha stabilito con una sentenza: l’urgenza di andare in bagno mentre si guida non giustifica un eccesso di velocità. È stato respinto “il ricorso di un automobili­sta che contestava il ritiro della patente da parte delle autorità svizzere”, come scrive Ticinonews. “L’uomo sosteneva di aver avuto all’improvviso problemi di stomaco e diarrea. In questa situazione di emergenza aveva quindi guidato velocement­e per trovare al più presto un bagno pubblico. Era stato pizzicato mentre transitava in un cantiere a oltre 120 km/h dove il limite era di 80 km/h”. La patente è ritirata a tempo indetermin­ato dalle autorità del canton Berna. Flatulenti­a legis non excusat.

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