Il Fatto Quotidiano

Manfredi: “Così ho messo 5Stelle e Pd d’accordo”

AMMINISTRA­TIVE Mappa Fallita l’intesa a Roma, Milano e Torino, ecco dove Pd e 5S provano a battere Salvini&c.

- » Giacomo Salvini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’èuna mappa a cui Enrico Letta e Giuseppe Conte tengonomol­to: è quella dei 39 comuni sopra i 15 mila abitanti dove Pd EM5S corrono insieme alle prossime elezioni amministra­tive. Per la prima volta in maniera struttural­e. I casi, perdenti, dell’umbria del 2019 e della Liguria nel 2020 sono stati estemporan­ei: ora l’alleanza giallorosa si sta strutturan­do, da Nord a Sud. E quindi il voto in quei comuni sarà il primo vero test per capire l’efficacia dell’allea nza PD-M5S con possibili riflessi sulle leadership appena nate di Conte e Letta. Alle elezioni del 3 e 4 ottobre i giallorosa sostengono un candidato unitario in 39 comuni sopra i 15 mila abitanti sui 135 al voto (uno su tre) coinvolgen­do 2,6 milioni di abitanti sui 12 milioni totali che saranno chiamati alle urne. Non è stata un’alleanza facile e ha fatto fatica a decollare: all’appello mancano grandi città come Roma, Milano e Tori

no dove i sindaci uscenti o le tensioni degli ultimi 5 anni hanno impedito un asse già al primo turno. Ma Francesco Boccia, responsabi­le Enti Locali del Pd, parla di “punto di partenza”: “Nel 2016 il Pd di Renzi si presentava diviso e lì è iniziato il suo declino con le sconfitte aroma e Torino contro il M5S. Quello di oggi è un inizio per strutturar­ci ancora di più in vista delle politiche del 2023”.

NAPOLI E BOLOGNA MANFREDI E LEPORE SUPER FAVORITI

Tutti gli occhi sono puntati su

Napoli e Bologna, i due capoluoghi di regione dove Pd e M5S sono riusciti a presentare un candidato unitario. Nel capoluogo campano corre l’ex ministro dell’università del governo Conte-2 Gaetano Manfredi, formalment­e del Pd ma considerat­o un “co nti ano ”, contro il pm Catello Maresca del centrodest­ra e l’ex sindaco Antonio Bassolino con una sua lista civica. Secondo i sondaggi l’ex rettore della Federico II è in vantaggio di venti punti su Maresca (tra il 42 e il 46%) e proverà a evitare il ballottagg­io. Obiettivo che dovrebbe raggiunger­e Matteo Lepore a Bologna: assessore alla Cultura della giunta Merola, è il candidato della “ditta” dopo la vittoria alle primarie contro la renziana Isabella Conti. Qui l’accordo con i 5 Stelle di Max Bugani e con la sinistra di Elly Schlein c’è stato fin da subito e Lepore potrebbe addirittur­a vincere al primo turno contro l’imprendito­re vicino a Fratelli d’italia Fabio Battistini. Anche se non rientrano nelle elezioni comunali, Pd e M5S corrono insieme anche alle Regionali in Calabria con la candidatur­a di Amalia Bruni, che però sembra in svantaggio contro Roberto Occhiuto, e alle suppletive di Sie

na dove il segretario del Pd Enrico Letta cerca un seggio alla Camera con un’ampia coalizione che va da Articolo-1 al M5S fino a Italia Viva.

DA VARESE A GROSSETO ECCO I 5 CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

I capoluoghi di provincia dove c’è un candidato giallorosa sono 5. A Vares e il sindaco uscente Davide Galimberti del Pd cerca la riconferma contro il leghista, molto vicino a Giancarlo Giorgetti, Matteo Bian

chi e anche a Ravenna il sindaco dem Michele De Pascale ha ottenuto l’appoggio del Movimento 5 Stelle locale per respingere l’assalto del candidato di Lega e Fratelli d’italia Filippo Donati. I giallorosa invece tenteranno di conquistar­e tre città oggi governate dal centrodest­ra: a Pordenone Gianni Zanolin proverà a destituire il sindaco Alessandro Ciriani, a

Grosseto il segretario dem cittadino Leonardo Culicchi sfiderà Antonfranc­esco Vivarelli Colonna, molto vicino a Matteo Salvini, mentre a Isernia l’ingegnere nucleare Pietro Castrataro correrà contro il candidato di tutto il centrodest­ra, Gabriele Melogli.

TUTTI AL SUD L’ASSE IN CAMPANIA E PUGLIA

Nei restanti 32 comuni che non sono capoluoghi di provincia emerge la trazione meridional i s t a d e l l ’ a l l e a nza Pd- M5S: i giallorosa corrono insieme in 5 comuni in Sicilia ( Favara ,

San Cataldo, Adrano , Caltagiron­e, Lentini),

6 in Puglia ( Ruvo di Pu g l i a , Cerignola , San Nicandro Garganico, Gallipol i, Na rdò, San Giorgio Ionic o) e 6 in Campania, tutti in provincia di Napoli ( Af ra go la, Ar zan o, Fratt aminore, Melito di Napoli, Vico

Equense e Volla ). Nel Napoletano pesa soprattutt­o il ruolo giocato da Luigi Di Maio che già un anno fa aveva iniziato a mettere in piedi l’alleanza con le vittorie a Pomigliano D’arco e Giugliano, mentre in Puglia si sente l’influenza di Conte e di Michele Emiliano. Con una sfida curiosa: a Nardò Pd e M5S sostengono Carlo Falangone mentre il governator­e della Puglia appoggia Pippi Mellone, candidato civico ma vicino a Casapound. Più difficile l’alleanza nel centro-nord: i giallorosa corrono insieme in un comune in Piemonte ( Carmagnola ), Lazio ( Cisterna di Latina), Abruzzo ( Sulmo na), 2 in Umbria ( Assisi e Spoleto) e Toscana ( Massarosa emontevarc­hi).

Va meglio invece in Veneto e Lombardia con, rispettiva­mente, 3 e 4 comuni: l’alleanza è forte in tre comuni in provincia di Treviso ( Con egl ian o, Mo n t e b e l l un a e Oderzo) mentre in Lombardia a Treviglio (Bergamo), San Giugliano Milanese, Nerviano (Milano) e Busto Arsizio (Varese). Pieno territorio leghista.

BALLOTTAGG­I IL TENTATIVO PER FERMARE LA DESTRA

Bene

In altri 26 comuni, come

vento e Cittadella, il M5S ha deciso di non presentars­i e Boccia spiega: “Qui il Pd deve correre anche per i nostri alleati”. Nelle altre 70 città in cui l’alleanza non è andata a buon fine la speranza di Conte e Letta è che si possa trovare un accordo al ballottagg­io. Un apparentam­ento è quasi impossibil­e nelle grandi città – come Roma, Torino e Milano – anche se il responsabi­le Enti Locali dem è fiducioso sul fatto che al secondo turno saranno gli elettori a unirsi: “Penso proprio che in quei casi non ci sarà bisogno di apparentam­enti – co ntin ua Boccia – l’alleanza sarà naturale nelle urne perché gli elettori del M5S e del Pd non voteranno mai un candidato del centrodest­ra”. Poi ci sono le città dove invece sarà possibile arrivare a un accordo al ballottagg­io per battere la destra: un caso è Trieste dove il dem Francesco Russo proverà a portare al secondo turno il sindaco Roberto Dipiazza, ma anche Novara , Sa

vona, Cosenza , Carbonia (dove M5S va con Articolo 1) e Sa

lerno. Alatina, in caso di ballottagg­io, il M5S potrebbe appoggiare il dem Damiano Coletta per evitare la vittoria di Vincenzo Zaccheo, uomo di Claudio Durigon.

È un inizio per strutturar­ci in vista delle Politiche del 2023

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Il 3 e 4 ottobre voteranno 12 milioni di italiani: in 39 città Pd e 5S sono uniti
FOTO ANSA Al voto Il 3 e 4 ottobre voteranno 12 milioni di italiani: in 39 città Pd e 5S sono uniti

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