Russia, vincono tutti però regna sempre Putin. “Voti spariti”
ALLA DUMA Il partito comunista Kpfr sostenuto da Navalny con il “voto intelligente” migliora, ma non sfonda. Russia Unita è al 50%: “Ancora supermaggioranza”
Il Cremlino la chiama vittoria, gli oppositori la chiamano frode e promettono proteste. Gli Stati Uniti denunciano che sono stati “violati gli obblighi internazionali” sulla trasparenza delle operazioni elettorali. Per i detrattori del Cremlino i risultati delle elezioni parlamentari sono cambiati all’ultimo minuto, dopo lo sfoglio delle preferenze elettroniche che hanno ribaltato l’esito delle urne e favorito, contro ogni pronostico, un nuovo smodato successo dei candidati di Russia Unita, il partito di Putin. Il Kpfr, il partito comunista russo, che sembrava aver raddoppiato i suoi voti dall'ultima tornata elettorale del 2016, non supera più il 20% come inizialmente dichiarato dalla Commissione elettorale centrale stessa: si ferma al 19%, mentre il raggruppamento governativo vola oltre quel 50% a cui non poteva ambire nel periodo storico in cui i sondaggi lo danno ai minimi storici dei consensi. I primi elogi torrenziali, una volta ufficializzate le cifre, sono stati quelli degli uomini del presidente: Andrey Turchak, segretario di Russia Unita, ha ribadito che la “supermaggioranza” dei due terzi alla Camera bassa della Duma “è stata riconfermata”. Dmitry Peskov, portavoce del presidente, ha detto che Russia Unita mantiene la sua leadership, ma è stato costretto ad ammettere anche che “i comunisti hanno aumentato i loro voti”.
UNO DOPO L’ALTRO, nei 15 distretti di Mosca dove l’ala politica dominante non viene tradizionalmente votata, tutti gli oppositori che avevano migliaia di voti di vantaggio sui candidati di Russia Unita, sono stati dichiarati di colpo sconfitti dopo la conta delle preferenze espresse online. “I risultati dei voti elettronici sono totalmente implausibili, dobbiamo decidere quali sono i prossimi passi da compiere” ha detto Michail Lobanov, 37enne accademico dell’università di Mosca candidato nei distretti del sud della Capitale, che batteva per almeno 10 mila voti in più il candidato di Russia Unita, Evgeny Popov, ed è stato dichiarato improvvisamente perdente alla fine della conta. Lobanov era uno dei candidati indicati nell’elenco del “voto intelligente”, la strategia messa a punto da Aleksey Navalny per favorire quei politici che avevano le potenzialità di intralciare l’ascesa dei candidati vicini a Putin. La repressione del Cremlino ai danni dei dissidenti vicini al blogger – a cui è stato vietato di partecipare alle elezioni – ha avuto il clamoroso effetto di rimbalzo di favorire i candidati del partito comunista, che hanno raccolto il patrimonio politico del Fondo anti-corruzione ormai dissolto. Secondo Ljubov Sobol, l’alleata più potente dell’oppositore in galera, “il voto intelligente” ha vinto comunque, ma, per le falsificazioni delle preferenze avvenute su larga scala, “il risultato di queste elezioni non può essere considerato legittimo, onesto, pulito”. Secondo la mappa stilata dall’ong Golos, – dichiarata dalle autorità un “agente straniero” come molti media indipendenti –, le manipolazioni sono state “massive” e si sono verificate in quasi 5 mila sedi elettorali del Paese. Gennady Zyuganov, vecchio leader del Partito comunista russo comunque premiato dai cittadini al cuore e alle frontiere della Federazione, ha accusato la polizia di non essere intervenuta durante le violazioni del voto.
L’INTERO MOVIMENTO della falce e martello ha dichiarato di non riconoscere i risultati delle urne forniti dal Cremlino e promette proteste mentre piazza Pushkin, luogo di ritrovo dell’opposizione a Mosca, viene blindata dalla polizia. Tra accuse e critiche dei due più grandi partiti politici russi, si affaccia alla scena politica, superando il 5% di sbarramento, anche “Novye ljudi”, ovvero “Nuovo popolo”, l’unico nuovo partito che entra alla Duma. Nel Caucaso, dove dissentire costa la vita o la tortura, nessuno ha criticato il trionfo di Ramzan Kadyrov, caudillo ceceno riconfermato alla guida con il 99,7% dei voti.
WEB E TRUCCHI
L’OPPOSIZIONE DENUNCIA LA “SPARIZIONE” DI PREFERENZE