DON PIERO, LA “SUA” OSTIA IMBEVUTA DI TANTO GBL E L’ATTENZIONE DEI FEDELI
E adesso, per la serie “Un’altra divertente rubrica per il programma tv che la Rai non mi fa fare dal 2001 perché sono criminoso e invece Alessandro Cattelan no”, Arrangiate fresche.
Bologna. Arrestato uno spacciatore di droga che diceva messa. Piero Predabissi, 40 anni, un pusher noto alle forze dell’ordine, è finito in carcere: la Procura ha richiesto la misura cautelare poiché il malvivente, dopo l’arresto domiciliare di quattro anni fa, si era iscritto al seminario vescovile e si era fatto prete, riprendendo quindi in abito talare la sua attività di spacciatore. La copertura era perfetta: Don Piero diceva messa due volte al giorno, una alla mattina e una al pomeriggio; i tossici pagavano le dosi versando soldi nel cestino della questua durante la messa, e alla comunione Don Piero dava loro un’ostia imbevuta di Gbl, la droga dello stupro. I primi sospetti qualche mese fa, quando l'economo parrocchiale, un ficcanaso boccalarga, si è accorto che i fedeli erano aumentati anche nei giorni feriali, stipando all’inverosimile la piccola canonica che in precedenza era quasi sempre vuota; mentre le offerte si erano di colpo impennate fino a cifre da capogiro, cosa insolita per una chiesetta di periferia. Don Piero ha lasciato il suo incarico, ma la comunità parrocchiale ha protestato contro il suo arresto: il sacerdote pagava le bollette della luce a tutti. Dall’inchiesta è emerso anche che, all’insaputa dei mariti, le donne più belle della parrocchia erano amanti del giovane parroco, che sapeva approfittare degli elastici “perché” delle donne che dicono di no. Ne approfittava per fottere: ne approfottava, insomma, con feste a sfondo sessuale dentro megaville appigionate in luoghi turistici di grido. Le fedeli tornavano a casa con cestini di uova Fabergé in oro e pietre preziose, e tutto sarebbe proseguito sul velluto se Don Piero non avesse incominciato una relazione sentimentale anche con la moglie dell’economo parrocchiale, una donna stretta di cervello, ma larga di busto, che amava la bella vita. Imprudenza gravissima, irreparabile, imperdonabile. L’economo cominciò a insospettirsi quando la moglie partì per un ritiro spirituale a Sankt Moritz, lei e il prete da soli, e tornò con addosso una pelliccia di zibellino da 1 milione e la parure esibita dalla regina Aleksandra, moglie dell’ultimo Zar, nella foto ufficiale del 1908 (bit.ly/3tuuk97) . Un bel giorno, l’economo ricevette una lettera anonima che giustificava il sorriso obliquo lanciatogli dai suoi nemici (chi non ne ha?) quando lo incrociavano sotto i portici. Un’agenzia d’investigazioni precisò l’ora e il luogo; l’economo, vendicativo come un apache, si recò in questura. Le partecipanti ai festini erano in totale una decina, tutte maggiorenni e consenzienti, e non sapevano che Don Piero fosse uno spacciatore. Dice Don Piero, la mascella velata di azzurro di quelli che usano il rasoio elettrico: “Ho sempre preferito le donne sposate perché una donna libera è attaccaticcia, indistricabile, ti sorveglia, ti interroga, vuol sapere cosa pensi, ti telefona a tutte le ore del giorno e della notte, ce l’hai sempre fra i piedi, è gelosa del tuo passato come se dal momento della nascita avessi dovuto rinunciare a vivere per aspettare lei. Nel mio desiderio non c’è nulla di irrispettoso o di impuro.” E le damigiane di Gbl trovate in sacrestia? “Il Gbl è un prodotto ottimo per pulire le pissidi d’argento.” E i soldi delle offerte usati per comperarlo in Olanda? “Perché, gli altri preti spiegano come usano il denaro delle offerte? Sono soldi in nero. Ci pagano le tasse? Non dice niente nessuno, nessuno controlla. Eppure sono milioni a disposizione immediata. Perché fanno storie solo a me? Brutta cosa, l’invidia.”