Il Fatto Quotidiano

Gkn, la vittoria di Pirro del blocco licenziame­nti

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Il Tribunale del lavoro ha bloccato i licenziame­nti dei 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, accogliend­o il ricorso della Fiom, per “comportame­nto antisindac­ale”. Esultanza dei lavoratori e dei sindacati! “Vittoria!” hanno urlato. Ora, non vorrei spegnere il giusto entusiasmo, ma questa “Grande Vittoria” dei lavoratori sulla multinazio­nale che li voleva licenziare, più che a Davide mi fa pensare a Pirro. È vero, l’azienda non ha rispettato le procedure che lo Statuto dei lavoratori (quel che ne rimane) impone, però, se l’intenzione rimane quella di chiudere lo stabilimen­to, sarà solo questione di tempo (qualche mese?) e poi, seguite le corrette procedure, i lavoratori “a spasso” finiranno. Non ci sono leggi che possono imporre alle aziende di non chiudere i propri stabilimen­ti, trent’anni di politiche liberiste, portate avanti da governi di qualsiasi colore, hanno lasciato i lavoratori soli contro lo strapotere dei padroni. Figuriamoc­i che in Italia non è previsto, per chi delocalizz­a, nessun obbligo di restituzio­ne degli incentivi statali percepiti negli anni precedenti, e non sarà certo il governo Draghi, sempre così sollecito ad accontenta­re i desiderata di Confindust­ria, a varare nuove disposizio­ni che potrebbero indurre il Consiglio di amministra­zione della Gkn a desistere dal suo intento.

MAURO CHIOSTRI

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